Porsche 963 RSP, dalla pista alla strada ispirata a un'icona delle corse sport prototipo 

Guiscardo Rossi di Montelera probabilmente non dirà molto ai più. Il Conte Rossi, erede dei Rossi di Martini & Rossi, nel 1975 ebbe un’idea che è alla base della trasformazione Porsche 963 RSP. Ovvero, come rendere la 963 LMDh da corsa, pronta a correre la 24 Ore di Le Mans tra una settimana, un’auto unica e in regola per girare su strada a Le Mans, con targa e fanali. È un esemplare unico, che sarà esposto nella settimana della 24 Ore e poi andrà al Museo Porsche a Stoccarda, prima di fare bella mostra a Goodwood, nel mese di luglio.

Il Conte Rossi, nell’aprile del 1975, ebbe l’idea di guidare da Zuffenhausen a Parigi al volante della Porsche 917, sport prototipo estrema e simbolo dei successi Porsche a Le Mans ne l1970 e 1971, oltre al mondiale Sport Prototipi e la 24 Ore di Daytona. Poche modifiche e via in strada, con un’auto in tutto e per tutto da corsa.

Porsche 963 RSP, dalla LMDh di Le Mans a hypercar stradale

E' un esemplare unico, destinato al Museo Porsche e apparizioni in eventi simbolo, la trasformazione realizzata da Porsche partendo dalla 963 LMDh da corsa in 963 RSP. Pochi particolari perché potesse essere una hypercar guidabile su strada, come fu la Porsche 917 del Conte Rossi che nel 1975 viaggiò da Zuffenhausen a Parigi al volante della Sport Prototipo vittoriosa nel '70 e '71 a Le Mans e Daytona

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Porsche 963 LMDh "stradale"

Porsche e Penske Motorsport, che è il braccio sportivo operativo e partner nel campionato IMSA e WEC, hanno adattato la 963 LMDh perché fosse fruibile su strada. Non cambia il motore V8 4.6 litri biturbo, da 680 cavalli e con il supporto della parte elettrica sulle ruote posteriori. Non cambia ovviamente la scocca, tantomeno la carrozzeria in carbonio e kevlar, verniciata in tinta Martini Silver, tristrato.

Quel che cambia è l’elettronica di gestione del motore, con parametri rivisti per poter funzionare il V8 con benzina ordinaria a 98 ottani, oltre, ovviamente alle regolazioni di assetto. E' il piano sul quale le differenze sono maggiori tra un'auto da corsa e una stradale finanche ipersportiva. Gli ammortizzatori regolabili Multimatic sono stati impostati nella configurazione più morbida possibile e l’altezza da terra è stata incrementata al limite massimo concesso. Sul fronte della potenza prodotta dal motore elettrico posteriore, sono stati modificati i parametri di erogazione, per renderla più docile.

Persino i fari hanno richiesto modifiche nella loro copertura e intensità, adattati alla circolazione stradale. Detto della targa apposta sul muso e in coda, il prototipo - divento 063 RSP, lettere che omaggiano Roger Penske, formalmente il cliente dell’esemplare unico - ha passaruota modificati, interamente chiusi dove l’auto da corsa ha delle aperture funzionali all’aerodinamica.

Interni in cuoio e Alcantara

All’interno troviamo le differenze più evidenti, sia per i rivestimenti in Alcantara e cuoio, che per la presenza di un portabicchieri accanto al volante estraibile. L’esemplare è monoposto come lo è la Porsche 963 LMDh ma, sul lato destro, è stato ricavato uno spazio per alloggiare le cuffie, il volante quando estratto e un supporto per operare con il notebook sui parametri dell’elettronica del veicolo.

Timo Bernhard, pilota Porsche, ha guidato la 963 RSP per le strade di Le Mans, affiancato dalla 917. Non resta che attendere, adesso, i piani futuri Porsche per la proposta di una hypercar stradale che sia derivata dal prototipo impiegato nelle competizioni. Un’erede, di fatto, della Porsche 918.