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Luca Talotta
19 giu 2025
Il mondo dell’automotive sta vivendo una delle sue più profonde rivoluzioni. E a confermarlo, oggi, arriva il primo Libro Bianco sulla Mobilità Elettrica pubblicato da Motus-E, l’associazione che riunisce i principali stakeholder del comparto mobilità elettrica. L’obiettivo è chiaro: fornire uno strumento di riferimento per accompagnare imprese, istituzioni e operatori nel percorso di elettrificazione, con dati aggiornati, mappe industriali e proposte concrete per evitare che l’Italia perda il treno della transizione.
Il documento è stato presentato a Roma alla conferenza «Innovazione automotive: un pilastro della competitività europea», che ha visto la partecipazione del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e dei top player della filiera automotive ed energetica.
Uno dei dati più sorprendenti contenuti nel Libro Bianco riguarda il rapporto tra punti di ricarica pubblici e auto elettriche: in Italia c’è un punto ogni 5,4 veicoli BEV, meglio della media UE (1 ogni 8,3) e della Cina (1 ogni 9). Nonostante questo, la quota di mercato dei veicoli elettrici in Italia è ancora bassa, ferma al 5% nel Q1 2025, mentre in Europa ha raggiunto il 17%.
Attualmente nel nostro Paese sono circa 300.000 le auto elettriche in circolazione, decuplicate rispetto al 2020, ma con una penetrazione di mercato troppo lenta per garantire un vero cambio di paradigma.
Il volume di Motus-E raccoglie oltre 100 grafici, tabelle e mappe industriali, tra cui la prima Mappa della filiera batterie italiana. Vengono fotografate con precisione le interconnessioni tra automotive, energia e industria manifatturiera, delineando lo stato dell’arte di un ecosistema complesso ma ricco di opportunità.
Secondo Fabio Pressi, presidente di Motus-E: «Non possiamo limitarci ad assistere a una trasformazione epocale. O intercettiamo questa tendenza subito, oppure perderemo posizioni competitive in uno dei settori chiave dell’economia italiana».
Il cuore del documento è rappresentato da otto proposte concrete rivolte al Governo per velocizzare la transizione e supportare l’industria:
Per spingere le flotte a passare al BEV e stimolare il mercato secondario.
Con l’obiettivo di ridurre i costi al consumatore e aumentare l’efficienza dell’infrastruttura pubblica.
Incentivi mirati per rinnovare le flotte e abbattere le emissioni nel trasporto merci.
Incentivi al riciclo delle batterie litio-ione e aggiornamento del quadro normativo nazionale.
Semplificazioni fiscali e tariffarie per chi ricarica a casa un’auto aziendale elettrica.
Un programma per rendere l’elettrico accessibile anche a fasce di reddito medio-basse.
Estendere le agevolazioni energetiche anche a trasporto pubblico e logistica urbana.
Riforma dei crediti di immissione in consumo per incentivare le fonti rinnovabili nei trasporti, in linea con la RED III.
Il messaggio lanciato da Motus-E è forte: la mobilità elettrica non è una moda green, ma una scelta industriale obbligata per l’Italia, che ha ancora competenze, know-how e una filiera in grado di giocare un ruolo strategico in Europa.
Il Libro Bianco non è solo un documento, ma un invito al sistema Paese: servono visione e decisioni rapide, non più rinvii o soluzioni a metà.
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