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20 giu 2025
Tanto pubblico e di curiosi e appassionati lungo le strade che stanno percorrendo le oltre quattrocento vetture che partecipano alla 1000 Miglia 2025. Una conferma che l’auto è ancora molto radicata nel DNA degli italiani che aspettano il passaggio delle vetture con scene da anni Cinquanta spesso seduti comodamente con sedi di fortuna ai bordi delle strade salutando i concorrenti come facevano i loro nonni al passaggio di piloti come Nuvolari o Varzi. Insomma la 1000 Miglia è sempre una festa oltre che una manifestazione che spesso coinvolge anche i turisti che in questo periodo sono numerosi nelle nostre città d’arte e non solo. Vedere le vetture ferme e ben schierate in Piazza del Campo a Siena, a Ferrara, oppure a Roma a Villa Borghese è sempre uno spettacolo che può risultare inaspettato e certamente sorprendere anche per il fascino di queste auto.
Le vetture che possono prendere parte alla 1000 Miglia, ricordiamolo, devono essere state costruite entro il 31 dicembre 1957 e soprattutto devono essere un modello che dal 18 gennaio 1927 ha preso parte alla gara di velocità negli anni che è stata disputata. Vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo e che colpiscono per il sound dei loro motori e per le forme delle carrozzerie. Nomi di case auto famosi, ma anche brand che negli anni si sono persi come ad esempio le SIATA (acronimo di Società Italiana Applicazioni Tecniche Auto-Aviatorie per poi nel dopoguerra diventare Società Italiana Auto Trasformazioni Accessori), una Casa torinese attiva dal 1926 al 1970 che ha realizzato diverse auto sportive. Quest’anno alla 1000 Miglia sono ben dieci le vetture di questo storico brand, fondato da Giorgio Ambrosini presenti. Le SIATA venivano realizzate su meccaniche Fiat o derivate, una consuetudine frequente per l’epoca dove molti carrozzieri realizza loro vetture. Situazione che si verificava anche all’estero infatti tra le partecipanti alla 1000 Miglia anche numerose Aceca (pronuncia “A-See-Ka”) delle gran turismo coupé prodotte tra il 1954 e il 1963 dalla casa automobilistica britannica AC Cars.
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