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Fabiano Polimeni
24 giu 2025
Ricevuto l’ok dal Consiglio Europeo, chiamato a pronunciarsi sulle richieste di modifica da parte di diversi Paesi europei degli obiettivi del PNRR, adesso si apre la fase strettamente “operativa” che dovrà portare gli incentivi per la rottamazione sul mercato.
Il piano vedrà uno stanziamento appena inferiore ai 600 milioni di euro, frutto dello spostamento di una dotazione inizialmente assegnata allo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici. Un obiettivo non realizzabile, che il governo ha chiesto di modificare, insieme ad altri punti.
Il Consiglio europeo dello scorso 20 giugno ha dato il via libera alle modifiche, tra cui l’inserimento di due nuovi target: il target M2C2-30 - Rinnovo della flotta di veicoli privati e furgoni con veicoli elettrici, i “milestone” M3C1-25 e M3C1-26 relativi al miglioramento dell’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria.
In attesa che giungano i decreti attuativi al nuovo programma di incentivi, restano le indiscrezioni delle scorse settimane a delineare le caratteristiche degli incentivi alla rottamazione.
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I 597 milioni di euro di fondi PNRR - non nuovi stanziamenti, bensì la ricollocazione dell’investimento inizialmente previsto sull’infrastruttura di ricarica (Investment 4.3) — dovrebbero permettere la sostituzione di 39 mila auto termiche con altrettante elettriche. Andranno definiti i limiti di omologazione, fino a quale grado coprire. A rigor di logica, in parallelo all'impegno assunto per evitare il blocco delle auto Euro 5 diesel dal prossimo autunno in diverse città con più di 30 mila abitanti, potrebbe essere circoscritta a modelli Euro 4 e antecedenti l’applicazione degli incentivi. Resta da verificare se verranno previsti diversi scaglioni in base all’”anzianità” del veicolo o il contributo verrà differenziato esclusivamente in base all'ISEE. Ricordando i limiti operativi del precedente piano di incentivi 2024, era previsto anche un limite di prezzo dell'auto, pari a 42.700 euro iva inclusa IPT esclusa.
Le ipotesi relative alle soglie di Isee - Indicatore della situazione economica equivalente (che non contempla unicamente i redditi da lavoro) vedrebbero sotto i 30 mila euro il diritto a incentivi pari a 11.000 euro a fronte di rottamazione per acquistare un’auto elettrica; un ISEE superiore ai 30 mila ma inferiore ai 40 mila euro beneficerebbe di 9.000 euro di incentivo. Tutte indiscrezioni che dovranno trovare conferma, o meno, nel provvedimento del governo.
Lo stanziamento di 600 milioni di euro consentirà anche alle persone giuridiche di usufruire degli incentivi sui veicoli commerciali.
Un passaggio da non mancare, sulla scorta degli insegnamenti avuti a inizio 2024, sarà l’effettiva disponibilità degli incentivi a strettissimo giro dal loro annuncio. Viceversa, un’attesa prolungata avrebbe l’effetto di fermare le intenzioni di acquisto aspettando l’entrata in vigore degli incentivi. Qualcosa che il fiacco mercato dell’auto italiano, nella domanda dei privati, non può permettersi.
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