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Luca Talotta
2 lug 2025
Xiaomi, colosso cinese dell’elettronica di consumo, ha segnato un nuovo traguardo storico con il lancio della Yu7, il suo nuovo SUV elettrico progettato per competere direttamente con la Tesla Model Y. Con oltre 300.000 prenotazioni ricevute nella sola prima ora, il veicolo ha conquistato il pubblico e i mercati, facendo balzare il titolo dell’azienda di quasi l’8% alla Borsa di Hong Kong. Un risultato che trascina il gruppo nel gotha dell’automotive globale, confermandone la volontà di non essere più solo un produttore di smartphone.
La Yu7 rappresenta il secondo modello elettrico di Xiaomi dopo la berlina SU7 e segna l’ingresso della casa cinese nel segmento più competitivo del mercato: quello dei SUV elettrici, dominato da nomi come Tesla, BYD e Nio. L’obiettivo? Offrire un’alternativa hi-tech, performante e più economica, sfruttando tutto il know-how accumulato nel settore tech e della connettività.
La chiave del successo della Xiaomi Yu7 non risiede solo nelle sue caratteristiche meccaniche, ma anche nella filosofia con cui è stata progettata. Il SUV è infatti costruito su una piattaforma modulare altamente scalabile, ispirata al mondo degli smartphone, che consente aggiornamenti software Over The Air (OTA), una personalizzazione profonda dell’interfaccia di bordo e una gestione digitale del veicolo da remoto.
Una strategia che porta la filosofia dell’ecosistema Xiaomi – già applicata a telefoni, wearable, smart TV e domotica – direttamente sulle quattro ruote. Il risultato è una vettura intelligente, interattiva e perfettamente integrata nell’universo digitale dell’utente.
Il nuovo SUV elettrico è disponibile in tre versioni: Standard, Pro e Max, ricalcando volutamente la nomenclatura usata nei dispositivi mobili dell’azienda. La versione base promette un’autonomia sorprendente di 830 chilometri, valore che la rende una delle auto elettriche più performanti in assoluto nel suo segmento. Le varianti Pro e Max, invece, offrono trazione integrale e prestazioni più elevate, a fronte di un prezzo leggermente superiore.
Yu7 Standard: 253.000 yuan (circa 32.400 euro)
Yu7 Pro: 280.000 yuan (circa 35.900 euro)
Yu7 Max: 330.000 yuan (circa 42.300 euro)
I numeri parlano chiaro: 289.000 preordini in 60 minuti, di cui ben 128.000 non rimborsabili, a testimonianza della fiducia degli acquirenti nella qualità del prodotto. Le prime consegne in Cina sono previste entro la fine di giugno 2025.
Secondo Lei Jun, fondatore e CEO di Xiaomi, il lancio della Yu7 rappresenta «un evento fenomenale per l’intera industria automobilistica cinese». Ma più dei toni trionfalistici, contano i dati che confermano il cambio di passo della società.
Il SUV non è solo un mezzo di trasporto, ma un’estensione del mondo Xiaomi. La vettura integra:
Sistema operativo proprietario compatibile con tutto l’ecosistema Xiaomi
Assistenza vocale AI sempre attiva
Aggiornamenti software costanti
Connettività completa con smartphone, smart home e wearable
Una concezione dell’automobile completamente trasformata, in cui il focus passa dal motore alla capacità del veicolo di interagire con l’utente.
Xiaomi non ha nascosto le proprie ambizioni. Nella presentazione ufficiale, è stata sottolineata la volontà di sfidare Tesla Model Y su tutti i fronti: autonomia, tecnologia, design e prezzo. E proprio in termini di performance, la Yu7 avrebbe già superato i tempi di Tesla e Porsche sul circuito del Nürburgring, anche se i dati ufficiali devono ancora essere pubblicati.
Con un posizionamento aggressivo ma accessibile, Xiaomi punta a mettere in crisi i modelli top di gamma del segmento. La scelta di partire con prezzi inferiori ai 35.000 euro e un’autonomia che sfiora i 900 chilometri è una chiara mossa strategica.
Nel primo trimestre del 2025, Xiaomi ha registrato un fatturato netto di 111,3 miliardi di yuan (circa 14,3 miliardi di euro), in crescita del 47,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’utile netto ha raggiunto quasi 11 miliardi di yuan, segnando un incremento del 161%. Un successo trainato proprio dal nuovo business legato all’automotive, che ha già portato una capitalizzazione a oltre 197 miliardi di dollari USA.
A marzo 2025, inoltre, Xiaomi ha effettuato una maxi emissione di 800 milioni di azioni, raccogliendo 5,5 miliardi di dollari per sostenere la crescita della propria divisione EV. L’operazione ha attirato l’interesse di oltre 200 investitori internazionali, confermando il grande appeal del progetto.
Nonostante il trionfo sul mercato interno, Xiaomi non ha ancora comunicato una data ufficiale per lo sbarco in Europa. Ma è solo questione di tempo. Le richieste globali e il successo mediatico rendono quasi inevitabile un’espansione a livello internazionale. Il gruppo potrebbe iniziare dalla Germania o dai Paesi Bassi, mercati da sempre molto attenti alla mobilità elettrica e digitalizzata.
L’arrivo della Yu7 nel Vecchio Continente potrebbe cambiare le regole del gioco, così come ha fatto Tesla nel 2012. Oggi, con il vantaggio competitivo dell’integrazione digitale e dei prezzi più accessibili, Xiaomi può realmente diventare l’alternativa globale a Elon Musk.
Xiaomi non si limita alla vendita di veicoli. Il piano strategico dell’azienda è più ampio: diventare uno dei leader globali della mobilità intelligente. Questo significa sviluppare:
Sistemi di guida autonoma di livello avanzato
Infrastrutture di ricarica smart
Servizi connessi tra casa, ufficio e veicolo
Collaborazioni con brand tecnologici e automotive per piattaforme condivise
La Yu7 è solo la punta dell’iceberg di una visione molto più ampia. Una visione che mette il software e l’esperienza utente al centro dell’auto del futuro.
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