Luca Talotta
15 lug 2025
L’estate, lo sappiamo bene, è sinonimo di partenze, viaggi e libertà. Ma per gli automobilisti italiani si trasforma troppo spesso in un calvario fatto di traffico interminabile, temperature infernali e multe evitabili. Viaggiare in auto d’estate non dovrebbe essere una sfida, eppure tra strade dissestate, cantieri infiniti e controlli a sorpresa, sembra quasi che chi sceglie l’automobile venga penalizzato. E invece andrebbe tutelato, rispettato, ascoltato.
Non esiste libertà senza mobilità, e la mobilità privata continua a rappresentare la scelta principale per milioni di italiani. Ma allora perché viene trattata con superficialità e talvolta con fastidio dalle istituzioni? Con un po’ di buon senso e organizzazione, però, si può ancora vivere un viaggio su quattro ruote come un’esperienza positiva. Ecco allora i 5 consigli fondamentali per evitare problemi e godersi le vacanze.
Sembra banale, ma è il punto più importante. Prima di affrontare un lungo viaggio estivo è indispensabile verificare lo stato generale del veicolo. A partire da:
Meglio investire qualche decina di euro in un check-up preventivo che trovarsi bloccati sull’A1 sotto il sole.
Siamo sinceri: chi viaggia in auto in pieno agosto, di sabato, alle 10 del mattino, cerca guai. I fine settimana estivi – in particolare quelli a ridosso di Ferragosto – sono notoriamente caotici. Lo dicono i dati di Viabilità Italia e del Centro Meteo Autostrade.
I giorni da bollino rosso o nero coincidono con picchi di traffico, incidenti e lunghi tempi di attesa ai caselli. La soluzione? Pianificare in modo intelligente. Partire:
Chi organizza il viaggio con flessibilità, parte già in vantaggio.
L’auto non è un deposito. Sovraccaricare il veicolo può essere pericoloso e anche costoso. La normativa è chiara: l’art. 164 del Codice della Strada vieta qualsiasi carico che comprometta la visibilità, la stabilità o che sporga oltre i limiti consentiti.
Un carico eccessivo:
Meglio distribuire i pesi in modo omogeneo, evitando di riempire il bagagliaio fino al limite o di affollare l’abitacolo. E se servono portapacchi o box da tetto, scegliere solo quelli omologati e ben fissati. Un oggetto mal assicurato, in autostrada, può diventare un proiettile.
Uno degli aspetti più pericolosi dell’estate è il colpo di calore alla guida. Guidare per ore, con il sole in faccia e temperature interne non ben regolate, può causare:
Il consiglio è semplice ma efficace: fermarsi ogni due ore, bere acqua, evitare pasti pesanti e tenere l’abitacolo fresco ma non glaciale (l’ideale è una temperatura tra 21°C e 24°C). Se si viaggia con bambini o anziani, queste regole diventano ancora più importanti. E no, non lasciate mai nessuno in auto, nemmeno per pochi minuti.
L’estate è anche la stagione delle multe. In alcuni casi, per giusta causa. In altri, purtroppo, per pura repressione. I comuni turistici spesso intensificano i controlli, installano nuovi autovelox mobili o attivano ZTL estive non sempre segnalate con chiarezza.
Ecco allora cosa fare per evitare spiacevoli sorprese:
Una distrazione può costare cara, soprattutto se si finisce col ricevere una multa salata in vacanza.
Viaggiare in auto in estate non deve diventare un percorso a ostacoli. Anzi, dovrebbe essere incentivato. Ma in Italia sembra che chi sceglie l’autonomia venga visto come un problema e non come una risorsa. La mobilità privata è ancora oggi lo strumento che permette a tante famiglie, lavoratori e pendolari di muoversi in libertà.
E allora serve una maggiore attenzione istituzionale, meno demonizzazione dell’auto e più rispetto per chi la guida. Perché se è vero che la sostenibilità è un obiettivo condivisibile, è altrettanto vero che non si può colpevolizzare chi, semplicemente, vuole partire per una vacanza su quattro ruote.
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