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Fabiano Polimeni
29 lug 2025
Celebrata la prima mondiale in pubblico al Festival di Goodwood, per la Zenvo Aurora - nelle versioni Tur e Agil - è tempo di tornare in Danimarca e proseguire il lavoro di sviluppo del powertrain ibrido V12. Tra un anno sarà il momento dell’avvio della produzione e delle prime consegne dei 100 esemplari previsti nelle due configurazioni: Tur avrà un profilo più “granturismo”, la Agil sarà estrema nella riduzione di peso e per l'accento sulle prestazioni aerodinamiche.
Ad attendere il marchio danese, dopo l’esibizione dinamica a Goodwood, c’è l’appuntamento di metà agosto con la Car Week di Monterey, dove la Aurora celebrerà la prima in pubblico sull’altra sponda dall’Atlantico.
Intorno all’architettura V12 ibrida prosegue la fase di sviluppo del powertrain, che sviluppa oltre 1.250 cavalli dalla componente termica, un motore 6.6 litri con quattro turbocompressori installati all’interno delle due bancate e sul quale Zenvo ha reclamato la palma di unità termica stradale più potente disponibile sul mercato.
Il V12 è identico, progettato da Mahle, nelle applicazioni Zenvo Aurora Tur e Zenvo Aurora Agil, che differiscono per l’apporto della parte elettrica. La Aurora Agil, 150 kg più leggera con un peso dichiarato di 1.300 kg, grazie al telaio monoscocca in fibra di carbonio, impiega un solo motogeneratore elettrico, posteriore, installato sul cambio 7 marce prodotto da Ricardo, sul quale eroga 272 cavalli.
La Aurora Tur, invece, adotta tre motogeneratori, di cui due anteriori che trasmettono la coppia ciascuno a una ruota. La potenza di sistema della Tur è di ben 1.875 cavalli contro i 1.470 cavalli della Agil, che dalla sua ha, però, oltre al peso inferiore anche un’aerodinamica estremizzata, in grado di produrre 880 kg di carico a 250 km/h.
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