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Come raffreddare subito l’auto bollente: il metodo della portiera spiegato dalla scienza

Nelle giornate estive roventi, l’abitacolo di un’auto può diventare una trappola infernale. Ma un semplice gesto, basato sulla fisica, può fare davvero la differenza.
Come raffreddare subito l’auto bollente: il metodo della portiera spiegato dalla scienza
© Vinicius Henrique, Unsplash

Luca TalottaLuca Talotta

30 lug 2025

Chi ha lasciato anche solo per un’ora l’auto parcheggiata al sole d’estate sa bene cosa significa: aprire lo sportello e sentire un’ondata rovente che toglie il respiro. È un fenomeno tanto diffuso quanto fastidioso, ma anche pericoloso, specialmente per bambini, animali o persone con fragilità. Le temperature all’interno dell’abitacolo possono facilmente superare i 50°C, diventando una vera e propria camera a gas termica.

Eppure, c’è ancora chi – per fretta, ignoranza o abitudine – entra e accende subito il condizionatore sperando in un miracolo. Nulla di più sbagliato. E lo dice la scienza. In particolare, un divulgatore noto anche sui social, il professore di fisica Vincenzo Schettini, fondatore del progetto “La Fisica che ci Piace”, ha rilanciato un metodo semplice, gratuito ed efficace per raffreddare l’abitacolo in pochi secondi. Il trucco? È il cosiddetto “metodo della portiera”.

Effetto serra in auto: quando i vetri diventano trappole

Per comprendere l’efficacia del metodo, bisogna partire dal problema. Perché la temperatura in un’auto sale così tanto d’estate? La risposta è tutta nell’effetto serra. I raggi solari passano attraverso i vetri dell’auto, colpendo superfici interne come sedili, cruscotto, volante. Questi elementi assorbono energia e la rilasciano sotto forma di raggi infrarossi, ovvero calore. Ma qui arriva il problema: i vetri trattengono queste onde, impedendo al calore di uscire. Risultato? Il calore si accumula e la temperatura esplode in pochi minuti.

E no, non basta aprire un finestrino per cambiare le cose. Serve qualcosa di più efficace. Ed è qui che entra in gioco la fisica, quella semplice ma potente, che se applicata bene può trasformare un problema quotidiano in una soluzione brillante.

Il metodo della portiera: così l’aria calda esce subito

Il consiglio di Schettini si basa su un principio fisico elementare ma geniale: sfruttare la differenza di pressione tra interno ed esterno dell’abitacolo per forzare il ricambio d’aria. Niente aria condizionata accesa subito, niente sprechi energetici.

Ecco come fare:

  1. Apri completamente la portiera del passeggero.
  2. Vai alla portiera opposta (quella del guidatore) e muovila avanti e indietro, come a ventilare lo spazio.
  3. Ripeti il movimento per 5-6 volte: si creerà una corrente d’aria che spinge fuori l’aria calda accumulata e fa entrare aria fresca.

Semplice, veloce, efficace. Non serve essere ingegneri per capire che si tratta di una vera e propria ventilazione naturale, ottenuta con una banale oscillazione della portiera. La fisica qui funziona come un alleato dell’automobilista.

Meglio questo che soffrire (e sprecare energia)

Questa tecnica, che può sembrare quasi ridicola a chi non l’ha mai provata, è invece supportata dai principi della termodinamica e della fluidodinamica. Creando un flusso d’aria, l’ambiente interno si rinfresca più velocemente che con l’accensione immediata dell’aria condizionata. Ma soprattutto, permette di non sovraccaricare il sistema di climatizzazione, che altrimenti impiega più tempo e consuma più carburante (soprattutto sui motori termici) per raffreddare l’ambiente già bollente.

E chi usa un’auto elettrica lo sa: ogni volta che accendi l’aria condizionata incide direttamente sull’autonomia. Quindi, anche da un punto di vista energetico ed economico, questa soluzione è intelligente.

Evitare errori comuni: ecco cosa NON fare

Molti automobilisti, appena entrati in macchina, fanno partire l’aria condizionata al massimo e chiudono tutte le finestre. Ma così facendo, il calore intrappolato resta dentro e la climatizzazione deve lavorare di più, consumando carburante o batteria, e impiegando anche diversi minuti per dare sollievo.

Altro errore frequente? Lasciare oggetti sensibili alla temperatura (smartphone, bombolette spray, alimenti, dispositivi elettronici) in auto sotto il sole. Le alte temperature possono deformare plastiche, far scoppiare flaconi e danneggiare dispositivi, creando situazioni di rischio anche gravi.

Bonus: altri consigli per evitare il forno in auto

Oltre al metodo della portiera, ci sono buone pratiche da seguire per non ritrovarsi con un’auto rovente:

  • Parcheggiare all’ombra, anche se più lontano.
  • Usare un parabrezza riflettente per bloccare i raggi solari.
  • Lasciare i finestrini leggermente abbassati (se possibile e sicuro) per favorire la circolazione d’aria.
  • Coprire il volante e il sedile del guidatore con un panno chiaro o una copertura termica.
  • Se disponibile, attivare il pre-climatizzatore da remoto (funzione tipica delle auto moderne, specie elettriche).

Il diritto al comfort non è un lusso: è sicurezza

È ora di dire basta a soluzioni improvvisate e poco efficaci. Ogni automobilista ha diritto a viaggiare in condizioni di comfort e sicurezza, e non dovrebbe trovarsi costretto a guidare in un forno mobile per colpa di una cattiva informazione o di una scarsa diffusione di metodi validi. Sfruttare la fisica per migliorare la vita a bordo non è solo intelligente: è necessario.

Se le case automobilistiche volessero fare davvero qualcosa per i propri clienti, potrebbero integrare soluzioni automatiche di ricambio d’aria nei modelli futuri. Ma intanto, questo piccolo trucco fai-da-te può fare un’enorme differenza.

Una soluzione a costo zero, per tutti

In tempi in cui si discute di climatizzazione green, consumi e sostenibilità, sapere che basta un gesto per stare meglio e non danneggiare il pianeta è un messaggio potente. Il metodo della portiera è gratuito, immediato, universale. E funziona.

Allora sì, la prossima volta che apri l’auto sotto il sole e senti quell’ondata di calore che ti mozza il fiato, non imprecare subito contro il clima, le case costruttrici o l’aria condizionata che non parte. Fai un gesto semplice, e risolvi con intelligenza. La fisica, stavolta, è tutta dalla tua parte.

 

 

 

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