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Incentivi auto elettriche al via: cosa dice il decreto del Governo

Con il via libera dato dalla Corte dei conti, inizia il piano dei contributi statali per l'acquisto di auto elettriche. Ecco come fare per accedere al bonus
Incentivi auto elettriche al via: cosa dice il decreto del Governo

Michele SalvatoreMichele Salvatore

9 set 2025 (Aggiornato alle 14:25)

Il nuovo piano di incentivi 2025-2026 può iniziare. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del del decreto sui "criteri e modalità per la concessione di incentivi a fondo perduto per il 'Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici'”, c'è il via libera sul contributo statale concesso a privati e micro imprese per l'acquisto di vetture elettriche a fronte della rottamazione di un veicolo almeno euro 5.

Quando partono gli incentivi 2025-2026

Prima di tutto bisogna precisare che, sebbene ci sia il decreto attuativo, gli incentivi non sono immediatamente disponibili. I contributi 2025 saranno disponibili solo quando sarà pronta la piattaforma informatica che gestirà prenotazioni e gestione del bonus per concessionarie e cittadini. Probabilmente il tutto non sarà pronto prima di ottobre.

Chi può richiedere il bonus: persone fisiche

Possono richiedere il contributo le persone fisiche con ISEE fino a 40mila euro. Il bonus è risconosciuto a una sola persona per nucleo familiare ed è vincolato alla rottamazione di un veicolo almeno euro 5. Chi chiede il bonus deve essere il proprietario del veicolo da almeno sei mesi e può “cedere” il bonus generato in proprio favore a un componente maggiorenne del nucleo familiare inserito nell’ISEE.

Chi può richiedere il bonus: micro imprese

Possono richiedere il bonus anche le micro imprese. Anche in questo caso il contributo è riconosciuto solo in caso di rottamazione, nello specifico di un veicolo N1 o N2, fino a Euro 5. Al momento della richiesta del bonus, il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno sei mese al titolare della ditta. Infine, la microimpresa deve a vere sede legale in una area urbana funzionale, ovvero le zone composte da un centro abitato ad alta densitа abitativa (almeno 50mila abitanti) e da una zona circostante di pendolarismo, non necessariamente contigua, ma strettamente integrata dal punto di vista occupazionale. Al momento, le aree urbane funzionali in Italia sono 83, con 32.892.611 di abitanti.

A quanto ammontano gli incentivi

I fondi messi a disposizione sono 597,32 milioni di euro che, secondo le prime stime, potranno servire ad acquistare almeno 39 mila veicoli elettrici. Per quanto riguarda i privati, il contributo arriva a 11.000 euro se chi richiede il bonus ha ISEE inferiore a 30mila euro, 9.000 con ISEE compreso tra 30mila e 40mila euro. L’incentivo non è cumulabile con altri e può essere usato per l’acquisto di una vettura elettrica M1 nuova, con prezzo di listino - optional esclusi - non superiore a 35mila euro. L’auto deve essere intestata alla persona che richiede il bonus, che deve mantenerne la proprietа almeno per 24 mesi. Per quanto riguarda privati e micro imprese, il contributo copre il 30% del prezzo di acquisto del veicolo, fino a un massimo di 20.000 euro e non sarа cumulabile con altri incentivi statali, regionali o europei o ad altri forme di sostegno all’acquisto di veicoli commerciali equiparabili ad aiuti di Stato. 

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