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Gianluca Guglielmotti
15 set 2025
Vent’anni fa, la Bugatti Veyron ridefiniva ciò che il mondo pensava fosse possibile su quattro ruote: 1.001 cavalli, oltre 400 km/h di velocità massima e soluzioni tecniche raffinatissime. Era la realizzazione del sogno di un uomo, Ferdinand Karl Piëch, allora presidente del Gruppo Volkswagen, che impose agli ingegneri un obiettivo apparentemente impossibile: realizzare un’auto capace di unire prestazioni assolute e usabilità quotidiana. Oggi, al Bugatti Festival 2025 di Molsheim, il marchio ha celebrato non solo l’auto che ha segnato la nascita delle hypercar moderne, ma anche il genio visionario che l’ha resa possibile.
La genesi della Bugatti Veyron affonda le radici nella mente di Piëch già negli anni ’90. Durante un viaggio in Giappone, su un treno ad alta velocità, abbozzò l’idea di un motore da 18 cilindri su un semplice foglio. Da quella intuizione nacque il progetto che avrebbe portato al leggendario W16 quadriturbo, elemento centrale della hypercar di Molsheim. Convinto che solo Bugatti potesse incarnare un simile traguardo, nel 1998 il Gruppo Volkswagen acquisì lo storico marchio francese. Dai primi concept firmati Italdesign – EB118 ed EB218 – fino al prototipo EB18/4 Veyron del 1999, il percorso verso la produzione fu costellato di sfide tecniche e stilistiche. Ma nel 2000 Piëch rese ufficiale la sua ambizione: una Bugatti da 1.001 CV, oltre 400 km/h, capace di accompagnare il proprietario in pista al mattino e all’opera la sera stessa. Nel 2005, con la presentazione della Veyron 16.4, quella visione si trasformò in realtà, cambiando per sempre i parametri di riferimento dell’industria automobilistica. “La Veyron è stata una pietra miliare nella storia dell’automobile e rimane, vent’anni dopo, un simbolo della nostra ambizione”, ha dichiarato Henorik Malinowski, Managing Director di Bugatti. “La sua eredità continua a ispirare ogni vettura che costruiamo oggi”.
Il Bugatti Festival 2025, svoltosi dall'11 al 14 settembre, ha assunto un significato speciale: accanto al tradizionale omaggio a Ettore Bugatti, fondatore del marchio, e alla celebrazione della comunità di Molsheim, quest’anno si è festeggiato anche il ventesimo anniversario della Veyron e l’opera di Piëch. Il logo ufficiale “20 Years of Veyron” (in foto) unisce il tricolore francese con la firma di Pierre Veyron, ricordando come questa vettura sia l’incrocio di più leggende: il designer Ettore, il pilota Pierre e il visionario Ferdinand. Durante il fine settimana storici modelli Bugatti e numerosi esemplari di Veyron sono stati esposti al Parc des Jésuites e hanno sfilato in parata per le vie di Molsheim, offrendo agli appassionati un "viaggio" attraverso decenni di innovazione, design ed esclusività.
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