Stop alle Euro 3 benzina: Milano allarga i divieti in Area B

Dal 1° ottobre 2025 vietato l’accesso alle auto a benzina Euro 3: nuove regole, multe e deroghe nella maxi ZTL che copre il 73% della città

Stop alle Euro 3 benzina: Milano allarga i divieti in Area B
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Luca TalottaLuca Talotta

15 ott 2025 (Aggiornato il 16 ott 2025 alle 12:18)

Milano continua la sua battaglia contro l’inquinamento e dal 1° ottobre 2025 ha introdotto un nuovo divieto che riguarda l’accesso in Area B, la grande ZTL che copre quasi tre quarti del territorio comunale. A partire da questa data, non possono più circolare le auto a benzina Euro 3, cioè quelle immatricolate tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2005.

La misura era stata annunciata tempo fa dalla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala ed è parte di un calendario progressivo che, anno dopo anno, restringe l’accesso ai veicoli più vecchi e inquinanti. L’obiettivo dichiarato è abbattere le emissioni nocive e ridurre l’impatto dello smog sulla salute pubblica, un tema che a Milano resta di grande attualità: secondo i dati ufficiali, la città continua a registrare livelli di ossidi di azoto e polveri sottili superiori ai limiti fissati dall’Unione Europea.

Le sanzioni e i controlli

Chi non rispetterà il divieto rischia una multa da 95 euro, identica a quella prevista per i veicoli già esclusi in passato. E farla franca sarà difficile: l’Area B è sorvegliata da oltre 180 varchi elettronici, equipaggiati con telecamere di ultima generazione capaci di registrare ogni accesso.

A differenza dell’Area C, il ticket che consente l’ingresso a pagamento nel centro città non esiste per l’Area B: qui i divieti sono assoluti. Dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 7.30-19.30, i controlli saranno attivi in maniera costante, con l’unica eccezione dei giorni festivi.

Chi non poteva già circolare

Il divieto per le Euro 3 benzina si aggiunge a una lista già lunga di categorie escluse. Negli anni scorsi, infatti, l’amministrazione milanese ha progressivamente vietato l’accesso ad altre tipologie di veicoli più vecchi e inquinanti, tra cui:

  • Diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 (in determinate fasce temporali)
  • Benzina Euro 0, 1 e 2
  • Veicoli commerciali particolarmente obsoleti

La logica non è basata solo sulla classificazione Euro, ma anche sulle effettive emissioni riportate sulla carta di circolazione. Questo sistema, secondo il Comune, permette di essere più precisi nell’individuare i mezzi realmente più inquinanti.

Le deroghe: Move-In e auto a basse emissioni

Come per le precedenti restrizioni, restano valide alcune deroghe. Le auto elettriche, ibride e a gas (GPL o metano) continuano a circolare liberamente, rappresentando l’alternativa più praticabile per chi non vuole rischiare multe.

Un’altra possibilità è il sistema Move-In (Monitoraggio dei veicoli inquinanti), che consente agli automobilisti di utilizzare l’auto nonostante il divieto, ma entro un limite massimo di chilometri annuali. Una sorta di “contingentamento” che permette di mantenere un minimo di flessibilità, specialmente per chi non può rinunciare completamente al proprio mezzo. Questo pacchetto di ingressi è valido non solo a Milano, ma anche in altre zone della Pianura Padana che hanno adottato misure simili.

Le reazioni: tra sostegno e critiche

Il nuovo provvedimento, come spesso accade, divide l’opinione pubblica. Da una parte gli ambientalisti e i sostenitori della mobilità sostenibile applaudono alla decisione, vedendola come un passo necessario per migliorare la vivibilità della città. L’aria di Milano, dicono, ha bisogno di misure drastiche per rientrare nei parametri europei e tutelare la salute dei cittadini.

Dall’altra parte non mancano le critiche: molte famiglie e lavoratori segnalano la difficoltà economica di sostituire l’auto, specie in un periodo in cui i costi della vita sono già elevati. Non tutti possono permettersi un’auto elettrica o ibrida, e il mercato dell’usato spesso non offre soluzioni immediate a prezzi accessibili.

Le associazioni dei consumatori, inoltre, chiedono che le istituzioni accompagnino queste scelte con incentivi mirati, per rendere più agevole il passaggio verso veicoli a basse emissioni.

Le prossime tappe

Il divieto alle Euro 3 benzina non sarà l’ultimo step. La strategia di Palazzo Marino prevede di allargare progressivamente i blocchi ad altre categorie, in un percorso che punta a una mobilità quasi interamente composta da mezzi a basso impatto ambientale.

Il calendario delle restrizioni si estenderà nei prossimi anni, con ulteriori limitazioni che colpiranno le vetture più datate fino ad arrivare – in prospettiva – a un futuro dove solo le auto elettriche o ibride avranno libero accesso alle ZTL cittadine.

Un percorso che, secondo l’amministrazione, è inevitabile se Milano vuole diventare una città più sostenibile, attrattiva e rispettosa delle normative europee sulla qualità dell’aria.

 

 

 

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