Viaggio in Cina con Great Wall Motors: dentro la strategia globale del marchio

Un itinerario tra Guangzhou, Baoding e i centri di ricerca GWM rivela come il costruttore cinese stia costruendo la propria presenza in Europa puntando su tecnologia, sicurezza, modularità e una rete locale sempre più solida
Viaggio in Cina con Great Wall Motors: dentro la strategia globale del marchio

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 2 novembre 2025, 05:09 (Aggiornato il 30 nov 2025 alle 18:12)

 

Il viaggio in Cina con Great Wall Motors è stato l’occasione per osservare da vicino un processo industriale che raramente viene raccontato in modo così trasparente. Non un semplice evento stampa, ma una finestra aperta sul percorso che sta accompagnando il marchio verso una nuova fase della sua storia: la costruzione di un’identità internazionale solida, capace di competere in Europa in modo realistico e strutturato. Attraverso visite a stabilimenti, centri di ricerca, aree di test e fiere internazionali, GWM ha mostrato non solo cosa produce, ma come lo produce e quali visioni guidano le sue scelte tecnologiche. È una strategia che mette al centro modularità, sicurezza, pluralità di alimentazioni e una rete di sviluppo progettata per sostenere la diffusione del marchio nel lungo periodo.

Guangzhou Auto Show: il punto di partenza della nuova identità

Il viaggio è iniziato al Guangzhou Auto Show, uno dei saloni più influenti in Asia. Qui GWM ha presentato la versione più moderna del proprio percorso: modelli elettrici e ibridi della gamma Ora, SUV sempre più sofisticati come quelli sotto i marchi WEY e Haval, e un approccio multipiattaforma che punta a soddisfare esigenze diverse, dal mercato urbano a quello dei grandi viaggiatori. L’impressione immediata è quella di un costruttore consapevole dei cambiamenti in atto nel settore e intenzionato a proporre soluzioni capaci di convivere con i diversi stadi della transizione energetica. La flessibilità è la parola chiave: elettrico, ibrido, termico, plug-in. Una strategia che guarda all’Europa non inseguendo un modello unico, ma proponendo alternative concrete per mercati che cambiano velocità a seconda dei Paesi.

Baoding: la città-laboratorio dove prende forma la strategia GWM

Dopo Guangzhou, il viaggio si è spostato a Baoding, cuore operativo della visione GWM. Qui si trovano le infrastrutture tecnologiche più avanzate, tra cui il GWM Technology Center, un ecosistema che unisce design, ingegneria, test di sicurezza e sviluppo software. È in questo luogo che si percepisce realmente quanto il marchio stia investendo per dialogare con i mercati internazionali. La visita allo Styling Center ha mostrato un laboratorio creativo dove designer provenienti da diversi Paesi costruiscono linguaggi estetici capaci di parlare anche al pubblico occidentale. Linee pulite, attenzione aerodinamica, identità più coerente: nulla è lasciato al caso. Altrettanto significativa la tappa nel Crash Test Laboratory, un ambiente in cui la sicurezza diventa un elemento centrale. Qui l’adozione di protocolli allineati agli standard europei testimonia una ricerca che non si limita a rispettare norme, ma punta ad anticiparle. L’integrazione tra prove su impatto, test di materiali e simulazioni virtuali offre un quadro chiaro della direzione intrapresa dal gruppo. Infine, nei laboratori dedicati alle piattaforme multialimentazione si comprende quanto la modularità sia strategica per GWM. Una stessa base tecnica, capace di accogliere motori termici, ibridi, plug-in o elettrici, permette di rispondere rapidamente alle richieste dei mercati, ridurre i tempi di sviluppo e mantenere una coerenza ingegneristica di fondo.

Xushui Factory: produzione ad alta automazione e test dinamici

La tappa alla Xushui Factory è stata un’immersione nelle linee produttive del costruttore. Robotica avanzata, controlli qualità automatizzati, isole dedicate ai veicoli speciali e un’attenzione alla standardizzazione dei processi che dimostra la maturità industriale raggiunta. Qui la produzione non è solo numeri e volumi: è l’ultimo passaggio di un percorso che unisce ricerca, sviluppo e verifica. Il tour è proseguito con una sezione dedicata alle modifiche e alle personalizzazioni, un segmento che GWM considera rilevante soprattutto per i mercati asiatici e mediorientali, ma che potrebbe in futuro trovare spazio anche in Europa. La visita si è conclusa con un test drive interno pensato per verificare assetti, calibrazione elettronica, risposta dello sterzo e qualità generale di guida. Un momento utile per percepire quanto il lavoro sulle piattaforme modulari stia dando risultati concreti.

Wuzhou Off Road Workshop: la prova sul campo dei SUV GWM

L’ultima parte del viaggio ha portato il gruppo al Wuzhou Off Road Camping Workshop, un’area interamente progettata per mettere alla prova i SUV del marchio. Terreni sconnessi, salite ripide, ponti, twist e percorsi tecnici hanno permesso di valutare il comportamento dei modelli più orientati al fuoristrada. I brand Haval e Tank, già conosciuti in diversi mercati asiatici per le loro capacità off-road, si sono dimostrati coerenti con la tradizione del marchio. Trazione integrale, gestione intelligente delle sospensioni, controllo elettronico della motricità e robustezza strutturale hanno evidenziato quanto GWM stia puntando anche su segmenti che richiedono affidabilità e solidità fuori dall’asfalto. Interessante anche la parte finale dedicata alla DIY experience, un laboratorio pensato per far toccare con mano gli aspetti tecnici dei veicoli e le possibilità di personalizzazione meccanica ed estetica.

Un viaggio che racconta un marchio in trasformazione

Lasciando la Cina, la sensazione è chiara: Great Wall Motors non sta semplicemente ampliando la propria presenza internazionale, ma sta costruendo un percorso industriale in grado di sostenere un’espansione stabile. Il mercato europeo è un obiettivo dichiarato, ma il costruttore ha scelto un approccio graduale, fondato su criteri che spesso mancano nei debutti troppo rapidi: ricerca, sicurezza, modularità, rete locale e ascolto dei dealer. In un settore attraversato da dubbi e accelerazioni improvvise legate alla transizione energetica, GWM sta adottando una filosofia meno impulsiva e più pragmatica. Il viaggio in Cina ha mostrato un costruttore che lavora per la continuità, più che per l’effetto annuncio. Una strategia che, se confermata nei prossimi anni, potrebbe cambiare in modo significativo la percezione del marchio nel mercato europeo.

 

 

 

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