Nissan vende il quartier generale di Yokohama al consorzio guidato da Minth Group per 630 milioni di dollari

La vendita è strutturata come un accordo di sale and leaseback ventennale, che permetterà a Nissan di liberare capitale mantenendo la piena operatività della sede sul lungomare di Yokohama
Nissan vende il quartier generale di Yokohama al consorzio guidato da Minth Group per 630 milioni di dollari
© John Cameron, Unsplash

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 10 novembre 2025, 10:14

Nissan ha venduto la sua storica sede centrale di Yokohama per 97 miliardi di yen (circa 630 milioni di dollari) a un consorzio guidato da Minth Group, produttore taiwanese di componenti per auto. L’operazione, confermata da Bloomberg, rappresenta una delle mosse più significative nel piano di ristrutturazione finanziaria della casa giapponese, che punta a rafforzare il proprio bilancio in un momento complesso per il mercato globale.

La vendita è strutturata come un accordo di sale and leaseback ventennale, che permetterà a Nissan di liberare capitale mantenendo la piena operatività della sede sul lungomare di Yokohama.

Una scelta strategica per rafforzare le finanze

Secondo le informazioni diffuse, l’acquisizione sarà gestita da KJR Management, società immobiliare giapponese del gruppo KKR & Co., con la partecipazione di Mizuho Real Estate Management. Il principale investitore dell’operazione è Minth Group, che ha assunto la guida del consorzio.

Nissan prevede di ottenere un utile netto di circa 74 miliardi di yen dalla vendita, fondi che saranno destinati a sostenere investimenti critici nella trasformazione digitale, nell’efficienza produttiva e nello sviluppo dei veicoli elettrici. L’azienda ha precisato che «il personale e le operazioni presso la sede di Yokohama non subiranno modifiche».

Questa mossa rientra in una strategia di ottimizzazione del capitale mirata a liberare risorse da asset non strategici e a garantire flessibilità finanziaria durante il processo di trasformazione globale.

Riduzione dei costi e adattamento al mercato

La vendita della sede è solo una parte del più ampio piano di riduzione dei costi avviato da Nissan. Il programma prevede il taglio di circa 20.000 posti di lavoro e la riduzione dei siti produttivi globali da 17 a 10, come annunciato dall’amministratore delegato Ivan Espinosa.

La casa automobilistica giapponese si trova ad affrontare vendite in calo nei mercati chiave come Stati Uniti e Cina, un portafoglio prodotti da aggiornare e una crescente pressione competitiva nel settore dei veicoli elettrici. A tutto ciò si aggiungono gli effetti del cambio valutario e dell’aumento del debito.

La scorsa settimana, Nissan ha previsto una perdita operativa di 275 miliardi di yen per l’anno fiscale che terminerà a marzo 2026, segno del periodo più difficile degli ultimi vent’anni. Nonostante ciò, le azioni Nissan hanno registrato un temporaneo rialzo del 3,9% alla Borsa di Tokyo dopo l’annuncio della vendita, chiudendo la giornata con un aumento dell’1,1%.

Il valore simbolico della sede di Yokohama

Il quartier generale di Yokohama rappresenta molto più di un semplice edificio per Nissan. Costruito nel 2009 sul sito storico della città fondatrice dell’azienda, simboleggia la rinascita post-crisi dei primi anni Duemila e il ritorno alle radici giapponesi del marchio.

Oggi, la decisione di venderlo – pur mantenendone l’uso operativo per altri vent’anni – segna una nuova fase di trasformazione. Come ha sottolineato la stessa azienda, l’obiettivo è «preservare la solidità finanziaria e investire nell’innovazione, anche in un contesto economico sfidante».

Il ricavato dell’operazione sarà destinato a finanziare aggiornamenti tecnologici, modernizzazione dei sistemi produttivi e investimenti nei veicoli elettrici, pilastri centrali della strategia Nissan per il futuro.

Verso una nuova Nissan, più efficiente e sostenibile

La decisione di vendere la sede di Yokohama può apparire drastica, ma riflette una visione orientata al lungo periodo. Nissan punta a semplificare la struttura aziendale, rafforzare la competitività e concentrare le risorse su mobilità elettrica, connettività e guida autonoma.

Nonostante le difficoltà, la casa di Yokohama resta uno dei principali player globali del settore, con un piano di rilancio basato su efficienza, qualità e rinnovamento della gamma. Il passaggio di proprietà della sede segna dunque un momento simbolico, ma anche un atto di fiducia verso il futuro del marchio.

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