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Bentley Supersports, la leggerezza secondo i canoni GT

Fabiano Polimeni
Pubblicato il 14 novembre 2025, 14:57
Via la batteria da 26 kWh, che da sola incide per 250 kg sul peso. Via la trazione integrale e avanti con una vasta serie di modifiche improntate alla leggerezza. Quel che resta è Bentley Supersports, ovvero, la visione più dinamica e sportiva di una Continental GT.
La raccolta ordini aprirà nel mese di marzo, la produzione partirà nell’ultimo trimestre del 2026 e saranno solo 500 gli esemplari prodotti a Crewe. Tutti (serve dirlo?) personalizzati sulle specifiche di stile dei committenti, compresa la scelta del numero progressivo dell’esemplare. Quanto costerà? Dovrebbe posizionarsi oltre quota 520 mila euro.
Supersports ritorna dopo un secolo
Ecco, visto il quanto e il quando, resta il come e il perché della nuova Bentley Supersports. Nuova perché nella storia del marchio, 100 anni fa, apparve la prima Super Sports, spinta da un motore 3 litri e prima auto del marchio a superare i 160 km/h di velocità massima. Nel 2009 e 2017 arrivarono derivazioni della Continental GT improntate all’aumento di potenza. Stavolta, la direzione imboccata dai tecnici è stata tutta un’altra.
Parlare di leggerezza forse è esagerato, ma la riduzione di peso superiore ai 400 kg che è stata ottenuta rispetto alla Continental GT ibrida plug-in rende la Supersports la Bentley più leggera dagli anni Quaranta, attestandosi sotto le 2 tonnellate. Tutto inizia nel 2024, quando i tecnici si interrogano come sarebbe una Continental GT a trazione posteriore. Due anni più tardi, ecco dare forma a quell’idea.
Motore V8 e trazione solo dietro
Il motore è il V8 4 litri biturbo già noto, sebbene abbia turbocompressori maggiorati, testata e monoblocco rinforzati: eroga 666 cavalli e 800 Nm, ed è accoppiato al cambio doppia frizione 8 marce fornito da ZF. La trazione va tutta all’asse posteriore, con un differenziale a slittamento limitato e controllo elettronico che è un elemento cruciale della dinamica di marcia. Dall’elettronica del cambio a quella dei controlli di stabilità e trazione, sono state sviluppate logiche di controllo specifiche per la Supersports. Al di là delle prestazioni velocistiche (310 km/h, 3”7 in accelerazione sullo 0-100 orari), Bentley pone l’accento sulla dinamica di marcia e la capacità della “ex-granturismo” di raggiungere accelerazioni laterali di 1,3 G.
Scarico in titanio, tanto carbonio e carico aerodinamico
Il profilo resta quello di una grand tourer velocissima e affilata nell’assetto, che trae vantaggio dalla riduzione del peso e da particolari curati. A cominciare dal posizionamento più in basso dei due sedili, la presenza dell’impianto frenante carboceramico di serie, come il tetto in fibra di carbonio e la linea di scarico tutta in titanio, realizzata da Akrapovic. I cerchi forgiati da 22” sono opera di Manthey Racing, mentre Bentley ha curato la nuova aerodinamica. Produce ben 300 kg di deportanza più della Continental GT, lo fa grazie al nuovo splitter (mai tanto grande su un’auto della casa di Crewe) che separa i flussi tra fondo e parte superiore della vettura. Il diffusore e l’ala posteriore, le appendici aerodinamiche sul frontale e le minigonne, aiutano a sviluppare la spinta verticale utile in curva. A richiesta, per chi vorrà sfruttare al meglio la nuova Supersports in pista, Bentley offre gomme Pirelli Trofeo RS.
L’assetto adotta ammortizzatori a controllo elettronico e doppia camera, molle pneumatiche e conferma le barre antirollio attive, con attuatore a 48 volt per variare la rigidità in base alle modalità di guida. Confermato anche l’asse posteriore sterzante, con un’elettronica di controllo dedicata.
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