Le 10 multe più assurde mai date in Italia

Le multe più assurde mai date in Italia raccontano un mix di equivoci, regole ignorate e controlli inflessibili: ecco i casi più incredibili che hanno fatto discutere guidatori e istituzioni
Le 10 multe più assurde mai date in Italia
© Comune di Lacchiarella

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 15 dicembre 2025, 13:22

Le multe più assurde rappresentano uno degli argomenti più curiosi e discussi del mondo automotive. L’Italia, si sa, ha un rapporto complesso con la burocrazia: norme precise, interpretazioni talvolta rigide e una rete di controlli che non lascia spazio a distrazioni. Eppure, accanto alle sanzioni più comuni, esistono episodi che negli anni hanno alimentato ironia, indignazione e perfino stupore. Casi limite che sembrano usciti da un film comico, ma che hanno avuto conseguenze molto reali per gli automobilisti coinvolti.

Il settore difende la necessità dei controlli, fondamentali per sicurezza e ordine pubblico, ma anche gli addetti ai lavori riconoscono che alcune vicende hanno dell’incredibile. Analizzarle aiuta a capire come evitare errori, ma anche come migliorare la comunicazione tra automobilisti e istituzioni, spesso carica di tensioni e fraintendimenti.

1. Multa per auto “troppo pulita”

Potrà sembrare impossibile, ma un automobilista è stato sanzionato perché la targa risultava “illeggibile” a causa dei riflessi dovuti a una pulizia eccessiva. La normativa permette margini d’interpretazione, e in questo caso la brillantezza del metallo ha tratto in inganno gli agenti. Un caso che ha fatto sorridere molti, ma che ricorda l’importanza di controlli eseguiti con buon senso.

2. La multa per aver salutato con il clacson

In alcune città italiane è capitato che automobilisti venissero multati per aver usato il clacson con finalità “non strettamente necessarie”. Il saluto a un amico o un gesto di entusiasmo può trasformarsi in sanzione. Questo episodio sottolinea come il Codice della strada chieda un uso funzionale del dispositivo, mai espressivo.

3. Fotografia dell’autovelox… senza auto

In più di un caso gli automobilisti hanno ricevuto notifiche di multa corredate da foto completamente vuote o con porzioni di strada non riconoscibili. Errore tecnico? Probabile. Eppure la contestazione è arrivata comunque, costringendo i cittadini a ricorsi e verifiche. Situazioni che evidenziano come la tecnologia, se non adeguatamente gestita, possa generare fraintendimenti.

4. La multa “postuma” all’auto già demolita

È successo che un veicolo formalmente demolito risultasse ancora circolare al momento della sanzione. In realtà, si trattava di un errore di registrazione nei database. Un caso emblematico che ricorda quanto sia fondamentale aggiornare correttamente i dati.

5. Sanzione per aver guidato con… un gelato in mano

Alcuni automobilisti sono stati multati perché ritenuti “non in pieno controllo del veicolo” mentre mangiavano un gelato. Episodi che hanno fatto discutere, ma che rientrano in interpretazioni estese del concetto di guida distratta. La difesa del settore sottolinea che le mani devono essere sempre pronte a intervenire, ma i casi restano sicuramente singolari.

6. La multa per aver attraversato una ZTL… inesistente

In alcuni Comuni si sono verificati episodi di telecamere mal posizionate o cartelli rimossi durante lavori stradali. Risultato: sanzioni per accesso in ZTL in zone che in quel momento non erano effettivamente attive. Una delle multe più assurde mai registrate, che ha portato a numerosi annullamenti.

7. Sanzione per velocità impossibile

Capita talvolta che gli strumenti rilevino velocità incompatibili con il mezzo: ciclomotori “pizzicati” a oltre 200 km/h o utilitarie segnalate come supercar. In casi simili l’errore tecnico è evidente, ma la procedura impone comunque un ricorso formale, con tempi e costi a carico del cittadino.

8. Multa per mancanza della ruota di scorta

Nonostante oggi non sia più obbligatorio portarla sempre con sé quando si hanno kit di riparazione approvati, alcuni automobilisti sono stati sanzionati da agenti non aggiornati sulla normativa. Un episodio che ha alimentato il dibattito sulla formazione costante di chi effettua i controlli.

9. La multa al pedone… in auto

Sembra surreale, ma è accaduto: un cittadino segnalato come “pedone” è stato multato per un’infrazione avvenuta con un veicolo mai posseduto. Errore di identificazione, certo, ma che ha richiesto settimane per essere chiarito.

10. Sanzione per “sosta fantasma”

In alcuni casi le multe sono state emesse per soste irregolari in strade completamente diverse da quelle dichiarate nell’atto. Errori di trascrizione, oppure sistemi digitali che hanno associato automaticamente targhe e posizioni errate. La segnalazione dei cittadini ha permesso di correggere pratiche poco chiare.

Perché succedono queste situazioni (e cosa si sta facendo per evitarle)

Gli episodi elencati non rappresentano la normalità, ma mostrano quanto possa essere complesso il dialogo tra automobilisti, enti locali e sistemi di controllo automatizzati. Le multe più assurde sono spesso il risultato di errori tecnici, interpretazioni rigide o banali sviste, che tuttavia pesano sulla fiducia dei cittadini.

Il settore automotive sostiene l’esigenza di controlli rigorosi, fondamentali per la sicurezza stradale, ma allo stesso tempo chiede maggiore uniformità nelle interpretazioni e strumenti più moderni per evitare sanzioni ingiustificate. Una digitalizzazione più precisa, archivi aggiornati e formazione continua degli agenti possono ridurre drasticamente gli episodi paradossali.

Come difendersi da multe incoerenti

Gli esperti consigliano alcune buone pratiche:

  • controllare sempre la notifica e verificare la presenza della foto
  • confrontare luogo, ora e dinamica con le proprie reali attività
  • richiedere accesso agli atti in caso di incongruenze
  • segnalare immediatamente errori di targa o di strada
  • procedere con ricorso solo quando la discrepanza è evidente

Un approccio razionale permette di evitare sprechi di tempo e di denaro, preservando il rapporto di fiducia necessario tra cittadini e istituzioni.

Il paradosso che fa sorridere, ma che fa riflettere

Le multe più assurde non sono solo storie divertenti: raccontano la complessità del sistema, mostrano i limiti degli strumenti automatici e ricordano che, dietro ogni informazione, c’è sempre un margine di errore. L’obiettivo per il futuro è ridurre al minimo gli equivoci, attraverso tecnologia più affidabile e procedure più chiare.

Il controllo sulle strade è indispensabile, ma la precisione deve essere altrettanto rigorosa. Soltanto così si potrà rafforzare un sistema che, pur con episodi curiosi, resta fondamentale per la sicurezza di tutti.

 

 

 

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