Automobilista Confuso: accanimenti sospetti sulla tragedia di Mestre

Perché, senza che la Magistratura abbia ancora fatto chiarezza, si è puntato subito il dito contro la tipologia di alimentazione del bus? Facciamo chiarezza

di Pasquale Di Santillo

25.10.2023 ( Aggiornata il 25.10.2023 10:51 )

C’è davvero un fastidioso accanimento sulla vicenda dei bus elettrici di Mestre. Un accanimento che al nostro “Automobilista confuso” suona un po’ sospetto. Perché, al momento, non ha alcun fondamento oggettivo, se non le tante voci, qualcuna anche stonata, che hanno pensato bene di parlare in occasione della tragedia dello scorso 3 ottobre quando il bus-navetta è precipitato dal cavalcavia generando la tragedia che tutti conoscono.

Voler ricondurre a tutti i costi alla tipologia di alimentazione elettrica del bus, le motivazioni della tragedia è davvero pretestuoso, oltre che inaccettabile. È vero, il secondo incidente dieci giorni dopo, con un altro bus finito contro un pilastro senza per fortuna provocare altre vittime ma solo feriti, come la notizia di un terzo precedente episodio dello scorso giugno, sono tre coincidenze che solitamente fanno una prova.

Ma nella fattispecie, non ci sono elementi concreti per estrapolare i singoli episodi dall’alveo della coincidenza. E, al netto della sospensione del servizio, dovuta e figlia del buon senso da parte dell’azienda che gestisce i bus, al’Automobilista confuso” sembra opportuno aspettare le conclusioni delle indagini della Magistratura prima di avanzare ipotesi assolutamente infondate. 

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