Mazda concept car: non chiamateli “esercizi di stile”

Mazda concept car: non chiamateli “esercizi di stile”

Gli ultimi concept della Casa giapponese hanno rappresentato un vero e proprio “ponte”, tecnologico e di design, verso l’attuale produzione del brand

di Diego D'Andrea

07.07.2020 15:56

Sono diversi i motivi che spingono un costruttore a realizzare (e mostrare) i propri concept: attirare l’attenzione, stupire, suggestionare, sedurre, tastare il polso in vista di una possibile produzione di serie. E poi ci sono i casi in cui queste realizzazioni, invece, fungono da vero e proprio “manifesto”, utile, ad esempio, a mostrare un risultato - tecnico, funzionale o di design - raggiunto nella progettazione. In pratica, una rappresentazione ideale, che anticipa novità pronte ad essere concretizzate nella produzione di serie. Un approccio, quest’ultimo, estremamente mirato e mai fine a se stesso, che lungi dal rappresentare un semplice esercizio di stile, tende piuttosto a realizzare un vero e proprio ponte verso nuove generazioni di prodotti. Un approccio evidente nelle ultime concept-car di Mazda, che hanno anticipato stile e soluzioni, che oggi possiamo ammirare nell’intera gamma in listino.

Mazda concept car LE FOTO

Mazda concept car LE FOTO

Stile, tecnologia, soluzioni avveniristiche, molto spesso, prima di entrare in produzione, sono anticipati da concept che annunciano nuove generazioni di veicoli. Come nel caso di Vision Coupe, Kai, Koeru, Hazumi, MX-5 Speedster e MX-5 Spyder

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PAROLA D'ORDINE: EMOZIONARE

Il brand giapponese, come noto, punta dritto al cuore di chi ama profondamente le auto, e i suoi studi - funzionali, tecnologici e di design - hanno il preciso scopo di continuare ad affascinare ed eccitare questo genere di pubblico; quindi, non semplici fruitori di mezzi, ma appassionati delle quattro ruote alla ricerca di emozioni. Una mission evidente anche nelle sue ultime concept-car, tra cui Vision Coupe, Kai, Koeru, Hazumi, MX-5 Speedster e MX-5 Spyder.

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KAI CONCEPT E VISION COUPE

Una ha anticipato le linee dell'affascinante Mazda3, l’altra rappresenta, forse, la summa della filosofia dello stile KODO di ultima generazione, il sofisticato linguaggio stilistico della Casa giapponese, il cui scopo è quello di riuscire a far sembrare “vivi” oggetti inanimati. Alla base, c’è l’idea che una macchina non è un semplice mezzo di trasporto, ma un qualcosa che diventa parte della quotidianità, che accompagna le giornate come un amico fedele, un familiare; un qualcosa da percepire come vivo e vitale.

In particolare, Vision Coupe (ma già la RX Vision, che l‘aveva preceduta), rappresenta la massima espressione di tutto questo, a partire dalle proporzioni perfette - il richiamo è alle grandi sportive del passato, come ad esempio la splendida Luce Rotary - fino allo studio sulle forme in cui la manualità riveste un valore determinante. Basti pensare che in Mazda i modelli clay vengono realizzati a mano; un processo di studio e lavorazione, che permette di modellare ombre e luci sulle superfici, al fine di ottenere volumi i cui riflessi danno vita e anima alle forme. Un qualcosa che richiama profondamente l’essenza dell'estetica giapponese, pulita, minimale ma ma allo stesso tempo sofisiticata e seducente.

KOERU

Oggi i SUV e i crossover della famiglia CX della Casa di Hiroshima conquistano sempre più consensi, merito dell’elevata tecnologia a bordo, delle qualità intrinseche, delle elevati doti dinamiche e del look, che non lascia certo indifferenti.

Un successo, che però non stupisce poi troppo se si guarda un attimo indietro, al 2015, quando al Salone di Francoforte venne mostrato il concept Koeru: con la sua carrozzeria leggera, la forma ampia e l’abitacolo ribassato sportivo, apparve subito come un predatore pronto all’attacco. Un mezzo capace di esprimere raffinatezza, potenza, solidità, ma anche elevata dinamicità, già al primo sguardo. Tutte caratteristiche, che oggi conosce bene chi ha scelto una delle CX della gamma Mazda.

Video: Mazda CX-30, un concentrato di virtù

Video: Mazda CX-30, un concentrato di virtù

Non è un mistero, ormai, che la nuova Mazda CX-30 stia facendo breccia nel cuore di tanti, scalando in fretta gli indici di gradimento nel segmento crossover intermedie. Look seducente, tecnologia all’avanguardia, qualità costruttiva. Ma anche piacere di guida e una grande versatilità, che la rendono particolarmente democratica nel sapersi adattare a tutti, e a tutte le esigenze, riuscendo così ad assecondare le aspettative di un pubblico vasto ed eterogeneo. Un modello sufficientemente compatto da non mettere in difficoltà in città, ma allo stesso tempo spazioso, adatto ai viaggi, alla famiglia e al tempo libero. In questo video cerchiamo di spiegarvi i motivi principali del suo successo. La nuova Mazda CX-30 è disponibile nelle versioni Evolve, Executive, Exceed ed Exclusive, con motorizzazioni diesel e benzina Mild Hybrid. Prezzi a partire da 24.750 euro.

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HAZUMI

Dimensioni da city-car, ma senza rinunce in fatto di contenuti e fascino. Una vera “piccola ammiraglia”. È la Mazda2, segmento B della Casa nipponica in cui è davvero facile scorgere tutto il fascino del concept Hazumi mostrato durante il Salone di Ginevra del 2014.

Una concept car che interpreta il design KODO in stile dinamico e sportivo, grazie ad una carrozzeria compatta con una personalità vivace, arricchita dalle sofisticate soluzioni Skyactiv Technology. Un perfetto esempio di come anche una macchina con dimensioni da utilitaria possa esprimere carattere da vendere.

Mazda2: come le grandi VIDEO

Mazda2: come le grandi VIDEO

Piccola non vuol dire necessariamente “cheap”. Il concetto di utilitaria, in Casa Mazda, si evolve, puntando a un pubblico che non giudica il valore di un’auto “metro alla mano”. Lo scopo? Proporre un concetto di segmento B che sappia unire, alla praticità dell’uso quotidiano, qualità e caratteristiche tipiche di vetture d’alta gamma, di categoria premium. Lo si capisce subito salendo a bordo, dove la cura degli interni e l’attenzione ai particolari si fondono alla tipica Skyactiv Vehicle Architecture della Casa nipponica. Non mancano elementi di spicco come lo specchietto retrovisore a commutazione automatica e il nuovo design dei sedili anteriori, con schiume ammorbidenti e linee contenitive, ispirati al concetto “umanocentrico”, che pone il guidatore nella migliore condizione possibile per favorire l’interazione col mezzo. Pur non essendo un modello dalla vocazione sportiva, poi, la nuova Mazda2 non tradisce il DNA di famiglia e regala un piacevole divertimento di guida, grazie anche al vivace motore a benzina Skyactiv-G da 1.5 litri, assistito da un sistema M Hybrid di serie, disponibile con una potenza massima di 75 o 90 CV. Ad “avvolgere” il tutto, un design sofisticato e piacevolmente aggressivo, ispirato ai dettami dello stile Kodo, che caratterizza tutta l’ultima produzione del brand. 17.800 euro, la cifra necessaria a portarsi a casa questa piccola giapponese, dalla grande personalità.

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MX-5 SPEEDSTER e SPYDER

Quando furono presentate al SEMA di Las Vegas, nel 2015, fecero girare la testa a tutti.  L’estremizzazione, in chiave aggressiva, del design KODO. Efficacia di guida, leggerezza e performance, simboli dell’universo Miata, arricchiti da una sostanziosa iniezione di tecnologie Skyactiv. La MX-5 Spyder in Mercury Silver mostrava una capote bikini, griglia di aspirazione e cerchi in lega leggera speciali da 17” a 10 raggi, con interni in pelle naturale pieno fiore. La Speedster si mostrava, invece, come un inno alla leggerezza, a partire dalle portiere e dai sedili in fibra di carbonio. E che fascino!

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