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Il primo SUV della casa di Maranello è un concentrato di stile e tecnologia, equipaggiato con il classico propulsore V12 di 6.496 cm3 da 725 CV non elettrificato. Design elegante, sportività nel rispetto della tradizione, ma anche innovazione come si addice a una vera Ferrari
14 set 2022 (Aggiornato alle 18:34)
L'attesa è finita, finalmente a Maranello hanno svelato la Purosangue, il primo Suv di Ferrari. Di questa vettura si parlava da tantissimo tempo con fasi alterne e controverse sulla sua realizzazione da parte dei vari manager che si sono alternati al comando della Casa del Cavallino Rampante, e tanti ritardi. Forse troppi? Ecco quindi la necessità per Ferrari di arrivare sul mercato con una vettura decisamente diversa e all’avanguardia rispetto alla concorrenza, per conquistare i clienti e allo stesso tempo mantenere il suo DNA sportivo ed esclusivo.
La Purosangue è quindi prima di tutto una Ferrari, e a Maranello hanno lavorato per enfatizzare questo concetto e non “cadere” in una vettura stereotipata. Infatti l’auto non solo è totalmente nuova, dal pianale al design, anche se riprende alcuni concetti già visti su alcune auto del Cavallino; ma è anche in grado di stupire con, ad esempio, quattro portiere con l’apertura delle posteriori controvento, quattro sedili ben separati e un motore benzina V12 non elettrificato per differenziarsi dai rivali, in un periodo dove l’elettrificazione pare sia il futuro.
Per raccontare questa nuova Ferrari non si può che partire dal posizionamento del propulsore. La vettura infatti adotta un’architettura denominata transaxle sportiva con motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore, oltre a un sistema di trasmissione PTU (power transfer unit) collegata davanti al motore per una trazione 4x4 con la tecnologia integrale 4RM-S, già introdotta sulla GTC4Lusso, e alle quattro ruote sterzanti indipendenti. In questo modo l’auto ottiene una ripartizione dei pesi molto simile a quello delle vetture sportive a motore centrale-anteriore, 49% sull’asse anteriore e 51% su quello posteriore. Il propulsore è il tradizionale V12 aspirato da 725 cv in una diversa configurazione che permette di fornire l’80% della coppia già ai bassi regimi. L’architettura del motore è identica a quella della 812 Competizione, cioè 65° è l’angolo tra le bancate, 6,5 litri di cilindrata, carter secco e iniezione diretta ad alta pressione. Il sistema di iniezione diretta è dotato di due pompe ad alta pressione da 350 bar che inviano la benzina agli iniettori direttamente in camera di combustione.
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