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Onda Solare, Emilia 3 lancia la sfida in Australia, nel team c'è anche Ferrari

World Solar Challenge, 3000 km nel deserto da Darwin ad Adelaide
Onda Solare, Emilia 3 lancia la sfida in Australia, nel team c'è anche Ferrari

7 ott 2013

Onda Solare, con il team Emilia 3 lancia sfida nella gara più importante tra vetture elettriche ad alimentazione fotovoltaica, realizzate da team provenienti da tutto il mondo. Il World Solar Challenge (nato nel 1982, al via nel 1987), che si svolge su un percorso di oltre 3.000 km in Australia, da Darwin ad Adelaide, tagliando in due la nazione da Nord a Sud, per lunghi tratti attraverso il deserto. La gara è cominciata ieri, doveroso un in bocca al lupo all'equipaggio, che mette in corsa la più recente evoluzione, Emilia 3 appunto che risponde al nuovo Regolamento Tecnico, che impone quattro ruote invece delle tre dell’edizione 2011 e un cono di visibilità per il pilota all’interno del quale non ci devono essere parti di carrozzeria. Le sono auto iscritte ad una delle tre classi di: Challenger, Michelin Cruiser e GoPro Adventure. La vettura emiliana partecipa alla Challenger Class, rispettando questi canoni: 4 ruote, un pilota, lunghezza massima di 4,5 metri, larghezza massima di 1,8 m e non più di 6 m² di pannelli solari. In totale ci sono 44 team provenienti da 25 nazioni. Onda Solare è squadra formata da docenti, studenti e ricercatori dell’Università di Bologna e del CNR che si occupano della progettazione, ma anche da artigiani, operai e imprese emiliane, tra cui anche Ferrari. Emilia 3 riprende il progetto di Emilia 2, che ha corso nel 2011, adeguato al nuovo regolamento tecnico, riprendendo scocca e telaio: la prima è in fibra di carbonio e il secondo in nomex, con particolari in kevlar. Invece, ruote, cerchi, sistema sterzante, forcellone posteriore, scatola guida (il cui concept è derivato dalle tecnologie usate in Formula 1) sono stati riprogettati. Il materiale per la sospensione anteriore è stato sviluppato in collaborazione con i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Bologna: le molle sono a balestra a sviluppo lineare in sandwich, che collega tra loro le ruote anteriori. La balestra è in legno di acacia stagionato e prepreg in fibra di carbonio. La propulsione è a motoruota (integrazione dei motori elettrici all’interno delle ruote posteriori): una soluzione che permette di eliminare la trasmissione, aumentando il rendimento del veicolo e riducendone il peso. La motoruota è composta da un motore sincrono a magneti permanenti a rotore esterno. I 6 m² di celle fotovoltaiche al silicio monocristallino forniscono poco più di 1,3 kW grazie all’eccellente rendimento, superiore al 22%. La laminazione del pannello fotovoltaico è stata curata da Solbian Energie Alternative. In bocca al lupo Emilia 3!

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