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nuTonomy, debutta a Singapore il taxi a guida autonoma

Lanciata la prima fase, pubblica, di sperimentazione del servizio. Corsa gratuita a bordo di un'auto a guida autonoma. Un italiano a capo dell'area tecnica

nuTonomy, debutta a Singapore il taxi a guida autonoma

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

25 ago 2016 (Aggiornato alle 16:35)

Doveste trovarvi dalle parti di Singapore e con la necessità di prendere un taxi, segnate questo "servizio": nuTonomy. Cos'ha di particolare? L'azienda diretta da Karl Iagnemma diventa la prima a lanciare un programma di taxi aperto al pubblico con veicoli a guida autonoma. Si parla di automazione totale, la Renault Zoe e la Mitsubishi i-Miev che verranno impiegate nel distretto affaristico di Singapore avranno sì a bordo un ingegnere di nuTonomy, ma esclusivamente per monitorare i dati del sistema sviluppato dalla start-up e intervenire in caso di emergenza.

Un progetto che può contare sul fondamentale supporto delle autorità governative locali, impegnate nello sviluppo di una smart city completa, a cominciare dall'automazione dei mezzi di trasporto. Il Dipartimento dei trasporti terresti della città ha siglato nei mesi scorsi un accordo con nuTonomy, identificato quale partner di ricerca e sviluppo nel progetto di un servizio commerciale di veicoli a guida autonoma. Anche il gruppo Jaguar-Land Rover figura tra i partners di nuTonomy, una collaborazione che vede le auto del gruppo impegnate nella sperimentazione del sistema di automazione alla guida in Michigan e nel Regno Unito. Dal Massachussets Institute of Technology a una raccolta fondi da 16 milioni di euro lo scorso maggio, fino all'annuncio della prima corsa del servizio taxi autonomo questo mese. Brucia sul tempo anche Uber, gigante prossimo alla sperimentazione di una rete di servizi simile.

Il raggio d'azione delle due auto di nuTonomy è particolarmente ridotto, si tratta di un'area di 2,5 km quadrati, quella del distretto 1-nord, dove già dallo scorso aprile si conducono test con i veicoli automatizzati, per verificare il funzionamento del software. L'avvio del servizio aperto al pubblico consentirà non solo di accumulare ulteriori dati relativamente alle prestazioni del sistema, all'efficienza del percorso scelto, al processo si prenotazione, ma soprattutto ricevere le indicazioni degli utenti, per affinare un programma con orizzonti ambiziosi: nel 2018 nuTonomy vuole essere presente su strada con una flotta ampia di taxi a guida autonoma. 

Parla anche italiano il progetto: l'area tecnica è diretta da Emilio Frazzoli, peraltro co-fondatore di nuTonomy, nonché direttore del Transportation@MIT.

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