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NextEV NIO EP9, l'elettrica da 1 megawatt

Detiene il record al Nurburgring tra le auto a batteria, forte di un'aerodinamica estrema e quattro motori a garantire oltre 1.300 cavalli

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

21 nov 2016 (Aggiornato il 16 dic 2016 alle 22:45)

Lo scorso ottobre si è presa la palma di auto elettrica più veloce al Nurburgring, fermando il cronometro in 7'05"120, ora NextEV svela in pubblico la NIO EP9, hypercar che promette numeri esagerati, specialmente per quel che concerne l'aerodinamica. La start-up che ha già conquistato un titolo in Formula E, alla prima stagione delle serie elettrica, dichiara un carico aerodinamico doppio rispetto a una monoposto di Formula 1, 24.000 Newton, che tradotti in kg fanno circa 2.400, per il prototipo presentato a Londra. Ci riesce facendo ricorso a un fondo estremizzato nelle soluzioni, completato da un estrattore con canali ampi e sfruttando le possibilità offerte dall'architettura elettrica.

I pacchi batterie, perché di due unità si tratta, sono collocati lateralmente, sotto la battuta delle portiere ad ali di gabbiano ed estese per quasi l'intera lunghezza del passo, lasciando un'ampia porzione centrale da sfruttare per canalizzare i flussi dall'anteriore, facendo ricorso a uno splitter regolabile. Le batterie agli ioni di litio, raffreddate ad acqua, pesano da sole 635 kg e si ricaricano in 45 minuti, offrendo un'autonomia di marcia di 427 chilometri. Complessivamente, la NP9, realizzata in fibra di carbonio, stacca sulla bilancia un peso di 1.735 kg, spostati da quattro motori in grado di erogare 1.360 cavalli e 1.480 Nm. Valori in linea, per quanto riguarda la potenza massima, con la Koenigsegg Agera One:1

L'aerodinamica detta lo stile della NIO, che nasconde l'ala posteriore e la sfrutta al bisogno, proponendo tre diverse configurazioni, oltre alla funzione DRS per massimizzare la velocità di punta: parking, low drag e high downforce le tre opzioni. In NextEV snocciolano numeri da prototipo, ad esempio i 3.3G di decelerazione longitudinale, frutto sì dei freni carboceramici e pinze a sei pistoncini, ma anche (e soprattutto) del carico deportante offerto, così come l'aderenza in curva, di 2.53G a 230 km/h

A bordo c'è spazio per due, calati in un abitacolo che racchiude sul volante la quasi totalità delle funzioni, completato da due schermi per le informazioni supplementari. Alle prestazioni aerodinamiche, buone per realizzare il tempo sul giro in pista, si aggiungono numeri più semplici, quelli dei parziali in accelerazione. In 2"7 la NIO NP9 passa da zero a 100 orari, in 7"1 si è già a 200 km/h e in 15"9 si passa la barriera dei 300 km/h, oltre la quale la corsa prosegue per arrestarsi a 313 km/h. Ultima nota tecnica da segnalare, la presenza di ammortizzatori regolabili e di un terzo elemento delle sospensioni posizionato orizzontalmente, di tipo idraulico e destinato alla registrazione dell'altezza da terra. 

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