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Volkswagen Gen.E: prove di compatta elettrica

Volkswagen offre uno sguardo sui progetti di ricerca, soluzioni destinate a un futuro a medio o lungo periodo e, tra ricarica robotizzata e fari a cristalli liquidi, si scopre una berlina elettrica inedita
Volkswagen Gen.E: prove di compatta elettrica

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 3 luglio 2017, 17:58 (Aggiornato il 4 lug 2017 alle 09:53)

Cosa bolle nella pentola della ricerca delle case automobilistiche? Uno sguardo privilegiato arriva dai Future Mobility Days 2017, dove Volkswagen ha sollevato il coperchio su alcune soluzioni tecnologiche proiettate a un futuro che guarda al medio-lungo periodo. La più interessante - per i possibili risvolti sul fronte del prodotto di serie - è apparsa la concept car Volkswagen Gen.e, utilizzata per svelare un sistema robotizzato di ricarica da impiegare nei garage multipiano o interrati.

Robot di ricarica delle auto elettriche a parte, la Gen.E sembra sviluppare i contenuti della Volkswagen I.D. Concept, primo concept elettrico a batterie della casa di Wolsburg su piattaforma dedicata, svelato al Salone di Parigi 2016 e visione su un prodotto equivalente per dimensioni a una Golf da lanciare sul mercato nel 2020.

Lo sviluppo del design sceglie strade molto diverse rispetto alla I.D. Concept, più spigoli anzitutto, poi gruppi ottici a led tradizionali, conferma gli sbalzi ridottissimi possibili grazie al powertrain elettrico e affina l'aerodinamica ricorrendo a montanti posteriori aperti, cerchi lenticolari con aperture mobili per il raffraddamento e maniglie a filo con la carrozzeria. Un altro dettaglio che balza immediatamente all'occhio sono le portiere con apertura ad ali di gabbiano

Il Gruppo di Ricerca Volkswagen con sede a Wolsfburg ha fornito anche informazioni legate all'autonomia di marcia attesa dalla Gen.E, oltre 400 chilometri, grazie a un'ottimizzazione delle celle del pacco batterie agli ioni di litio e nella gestione del motore elettrico. 

Tra gli altri progetti ai quali lavorano i ricercatori del gruppo, si spazia dall'intelligenza artificiale applicata ai sistemi di controllo della dinamica del veicolo ai gruppi ottici LCoS, a cristalli liquidi, comandati da sensori di luminosità e in grado non solo di rendere superflua la commutazione da anabbaglianti ad abbaglianti, ma di proiettare immagini sull'asfalto, grazie all'elevatissima definizione del fascio luminoso. 

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