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Daimler investe sulle batterie al silicio di Sila Nanotechnologies

La start-up californiana è diretta e co-fondata da un ex tecnico di Tesla. La tecnologia dell'elettrodo al silicio nelle celle permette un incremento del 20% della densità energetica 

Daimler investe sulle batterie al silicio di Sila Nanotechnologies

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

19 apr 2019

La strada da seguire sarà ancora a lungo quella delle batterie agli ioni di litio. Lo sviluppo passerà dalla differente composizione chimica delle celle, alla ricerca di una maggiore densità energetica anzitutto.

Daimler investe 170 milioni di dollari in Sila Nanotechnologies, startup californiana che promette un significativo incremento della densità energetica da un “semplice” accorgimento tecnico.

LA NOVITÀ È AL SILICIO

Un’innovazione in grado di subentrare nei processi produttivi attuali delle batterie, quella dell’introduzione di elettrodi realizzati con un materiale composto prevalentemente da particelle di silicio anziché in grafite.

La ricerca sulla composizione chimica e l’impiego dell’elettrodo sviluppato da Sila Nanotechnologies varrebbe un miglioramento della capacità tra il 20 e un potenziale fino al 40%. Tecnologia pronta per la futura generazione di pacchi batterie.

PIÙ ENERGIA O MINORE SPESA

L’investimento di Daimler non è in una realtà produttrice di batterie, quanto in un fornitore di materiali (anodo in silicio) che, dovessero confermarsi i progressi in termini di energia accumulabile, diverrebbe appetibile anche per altre case. Maggiore densità vuol dire poter contare su pacchi batterie con maggiore energia a parità di ingombri, oppure, l'altro lato della medaglia, un ridotto numero di celle per garantire i medesimi kWh. E la presenza di un minor numero di celle si traduce in un risparmio sul costo delle batterie.

Batterie che Daimler realizzerà in futuro nei 9 impianti che comporranno la rete di approvvigionamento della propria offerta elettrificata, per la quale sta realizzando acquisti per oltre 20 miliardi di euro in celle.

Dalla composizione dell’anodo in silicio deriverebbero anche migliori prestazioni in termini di velocità di ricarica e cessione dell’energia.

Questa svolta nella composizione chimica ha dimostrato oggi miglioramenti fino al 20%, con il potenziale di raggiungere ulteriori progressi rispetto allo stato dell’arte della tradizionale cella a ioni di litio. Siamo entusiasti di poter lavorare con Daimler e introdurre batterie migliori, dalla densità energetica superiore, nella loro flotta”, ha commentato l’a.d. e co-fondatore di Sila, Gene Berdichevsky, ex tecnico di Tesla.

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