Nissan e il progetto V2G per le energie rinnovabili

Nissan e il progetto V2G per le energie rinnovabili

Insieme a TenneT e The Mobility House, il marchio giapponese mette a disposizione le batterie delle sue Nissan Leaf a zero emissioni per aumentare le quote di energia rinnovabile e ridurre la CO2

di Redazione

19.03.2020 ( Aggiornata il 19.03.2020 12:12 )

Sembra stia andando nel verso giusto la collaborazione tra Nissan, l’operatore di trasmissione energetica TenneT e la società tecnologica The Mobility House. Il terzetto ha concluso il progetto V2G, ovvero vehicle-to-grid che ha lo scopo di fungere da primo gradino per aumentare le quote di energia rinnovabile in Germania. Ma non è tutto. V2G si inserisce nel più ampio progetto pilota, chiamato SINTEG, promosso dal ministero tedesco per l’economia e l’energia. In questo caso Nissan mette a disposizione alcune batterie delle sue Nissan LEAF che vengono impiegate per il deposito di elettricità rinnovabile prodotta localmente. L’obiettivo? Cercare di stabilizzare la rete elettrica durante i picchi di domanda.

I risultati

Nel mercato energetico tedesco si vive una situazione non facile, dato che molta energia non può essere utilizzata a causa di colli di bottiglia del trasporto dovuti all’immissione decentralizzata delle energie rinnovabili (nel 2019 si dichiara il 46%). Questo progetto, dunque, potrebbe risolvere una problematica non da poco. Ed ecco che entra in campo l’operatore di trasmissione energetica TenneT che, per evitare i colli di bottiglia, limita l’energia rinnovabile in eccesso nella nord della Germania e, contemporaneamente, aumenta la produzione di energia da fonti convenzionali nel sud, con costi piuttosto elevati. Un altro ostacolo questo, che però viene superato sfruttando l’energia eolica disponibile nel nord della Germania per alimentare i veicoli elettrici della regione. E di nuovo arriva Nissan: l’elettricità delle batterie dei veicoli a zero emissioni Leaf che sono del tutto cariche viene, a questo punto, immessa nella rete elettrica. In questo modo è possibile evitare l’aumento di generazione da combustibili fossili.

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Redistribuzione intelligente

In poche parole, si tratta di una redistribuzione intelligente dell’energia. Il compito di questa procedura è affidato all’ultima componente della partnership, The Mobility House. La società tecnologica ha sviluppato un software dotato di un sistema smart di gestione dell’energia e della ricarica Charge Pilot e che, oltretutto, è perfettamente in conformità con le specifiche di TenneT. “Il progetto pilota ha dimostrato che in futuro sarà possibile usare l’elettromobilità per controllare in modo flessibile la produzione di energia rinnovabile subordinata alle condizioni meteo, riducendo il livello di sollecitazione della rete elettrica e consentendo di limitare le costose restrizioni delle turbine eoliche”,  ha dichiarato il Managing Director di TenneT Tim Meyerjürgens. “La flessibilità nel breve termine fornita dalla mobilità elettrica ci garantisce la possibilità di integrare l’espansione della rete, diventando un importante anello di congiunzione per la transizione dell’energia”.

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