Test finali per il SUV a batterie del Marchio Boemo
01.06.2020 ( Aggiornata il 01.06.2020 10:41 )
Skoda Enyaq iV, il primo SUV elettrico boemo, arriverà sul mercato nel 2021: ora sta completando le sue personalissime "fatiche". Non sono dodici, come quelle di Ercole, ma ben due milioni di chilometri di test su strada nelle condizioni più differenti.
Skoda la strada "smart" verso l'elettrificazione
Sono le “prove di affaticamento” in corso nei cinque continenti in vista dell’inizio della produzione. Si tratta di migliaia di ore in cicli di test di affaticamento o nelle camere climatiche. Con temperature da - 30° Centigradi fino al di sopra dei 40° C. Test stressanti per vettura powertrain.
Enyaq iV ha assaggiato di tutto. Da zone altissima umidità e strade polverose a superfici innevate o ghiacciate durante i test artici. Un parte importante dei test di affaticamento e messa a punto si svolge anche su normali strade aperte al traffico. Nella guida di tutti i giorni, quella in cui probabilmente sarà utilizato per più tempo.
Ecco come lo racconta Florian Weymar, Responsabile del Total Vehicle Development.
“Quando si impiega su strada un’auto con camuffatura speciale è assolutamente necessario rispettare tutte le norme di sicurezza e quelle del codice della strada in vigore. Ecco perché, nonostante l’applicazione delle pellicole sulla carrozzeria, tutti i gruppi ottici e i sensori dei sistemi di sicurezza devono essere in grado di funzionare correttamente. Inoltre, nel preparare un prototipo alla guida su strada va tenuta in massima considerazione il lavoro che dovrà essere svolto dai collaudatori e degli ingegneri a bordo.
Per esempio, il collaudatore deve avere immediato accesso a tutti i comandi e gli indicatori in ogni momento. E anche le bocchette di areazione non devono essere coperte. In modo da non falsare le misurazioni interne sulla temperatura e l’efficienza dei sistemi di climatizzazione nelle varie situazioni”.
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