Stellantis, raggiunto l'accordo con il Governo per la gigafactory di Termoli

La gigafactory di Stellantis in Italia si farà. Dopo l'annuncio iniziale a alcuni mesi di incertezza e dubbi (alimentati anche dalla restituzione anzitempo da parte del gruppo italo francese del prestito con garanzia Sace) l'azienda guidata da Carlos Tavares e il Governo italiano hanno raggiunto un'intesa. L'accordo prevede un investimento di due miliardi e mezzo di euro da parte di Stellantis, mentre lo Stato parteciperà con 370 milioni. Fondamentale per rispondere al crescente fabbisogno di batterie per il settore automotive, la gigafactory molisana sarà centrale anche per mantenere il livello occupazionale di Stellantis in Italia.

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Stellantis-Governo, intesa per la gigafactory italiana

Era il luglio del 2021 quando, in occasione dell'Electrification Day, Stellantis annunciava la costruzione di una nuova gigafactory in Italia, a Termoli. Un annuncio che poi era rimasto in sospeso senza divenire ufficiale. Nei mesi a seguire, infatti, erano sorti numerosi dubbi sul destino dell'impianto molisano, alimentati dalle dichiarazioni del CEO Carlos Tavares (che aveva rimarcato come i costi di produzione in Italia siano più elevati rispetto ad altri paesi, e quindi chiedendo sostegno per la transizione elettrica da parte dello Stato) e la restituzione prima dei termini previsti del prestito di oltre 6 miliardi di euro con garanzia pubblica all'ormai ex FCA (e che, tra le sue clausole, imponeva il mantenimento dei livelli occupazionali nel Paese).

Ora è finalmente stato raggiunto l'accordo tra azienda e Governo: Stellantis costruirà la fabbrica di batterie a Termoli, come annunciato, e lo Stato italiano contribuirà con dei fondi economici come richiesto da Tavares nelle scorse settimane. La gigafactory italiana diventerà così il quinto impianto del Gruppo per la produzione di accumulatori, aggiungendosi alle due in Nord America e alle due in Europa.

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