Stop ai motori benzina 2035, e-fuels e l'impegno strappato alla Commissione

Stop ai motori benzina 2035, e-fuels e l'impegno strappato alla Commissione

Dal Consiglio europeo dei ministri dell'Ambiente votata la linea del Fit for 55 con due promesse strappate alla commissione: rivalutazione al 2026 e proposte su e-fuels

30.06.2022 ( Aggiornata il 30.06.2022 16:58 )

Dal lungo incontro tra i 27 ministri dell'Ambiente, riuniti nel Consiglio europeo che ha discusso del piano Fit for 55 e le sue ricadute sull'industria dell'auto, restano un promessa di rivalutazione degli e-fuels e, al tempo stesso, l'accordo su uno scenario al 2035 di messa al bando del motore termico.

La promessa sta nella richiesta alla Commissione di una valutazione su come i carburanti sostenibili e altre tecnologie - l'ibrido plug-in nello specifico - potranno contribuire alla decarbonizzazione dopo il 2035. 

Se i limiti delle zero emissioni di Co2 allo scarico dettati dalla proposta del rapporto Huitema, votata dal Parlamento in seduta plenaria, restano tali, allora di chance per gli e-fuels non ve ne possono essere.

Cosa sono gli e-fuels

È un combustibile non di origine fossile, prodotto mediante cattura di Co2 nell'aria, l'impiego di idrogeno verde e, attraverso procedimenti di sintesi, trasformazione in metanolo e successivamente in combustibile utilizzabile nei motori termici, in grado di abbattere enormemente le emissioni di Co2 allo scarico.

Valori indicati, da studi avanzati da costruttori come Porsche - tra i primi ad aver investito in progetti di ricerca e sviluppo sugli e-fuels - fino oltre l'80% in meno di Co2 rispetto alle emissioni allo scarico da combustibili fossili. Un risultato enorme se si guarda all'intero parco circolante globale, non solo alle emissioni delle auto nuove. Resta il dato di emissioni allo scarico non-zero Co2.

Fondi a supporto della transizione

Tra i provvedimenti sui quali i ministri dell'Ambiente degli Stati membri hanno trovato un accordo si legge dell'istituzione di un fondo da 59 miliardi di euro, a supporto delle fasce della popolazione europea più deboli economicamente. Serviranno a sostenere il costo della transizione ecologica per come prospettata, tra il 2027 e il 2032. 

D'accordo anche i ministri sull'escludere la validità dei crediti acquistati dai costruttori di auto che useranno gli e-fuels.

Lo spiraglio lasciato agli e-fuels

Il prossimo passaggio vedrà la posizione maturata dal Consiglio d'Europa dei ministri dell'Ambiente discussa con il Parlamento e, probabilmente a ottobre, maturerà una decisione definitiva e tradotta in legge sul Fit for 55 e gli impegni sull'industria dell'auto europea.

Nello specifico degli e-fuels, il Consiglio nell'avallare la completa eliminazione di auto nuove con motore termico, come anche furgoni, dal 2035, ha aggiunto: "A seguito di consultazioni con i portatori di interessi, la Commissione farà una proposta per immatricolare dopo il 2035 veicoli che funzionino esclusivamente con carburanti Co2 neutrali, conformemente alla legge europea e al di fuori del campo di applicazione degli standard della flotta, conformemente con l'obiettivo dell'Unione di neutralità climatica. 

La Commissione dovrebbe considerare anche la presentazione di una proposta su come altri carburanti sostenibili e tecnologie possano contribuire alla decarbonizzazione del settore del trasporto su strada oltre il 2035".

Una locuzione che, agli occhi del gruppo di interesse Transport & Environment suona come "un diversivo le nuove proposte sui carburanti. Non sprechiamo altro tempo sugli e-fuels, concentriamoci piuttosto sulla diffusione della ricarica, sulla formazione di nuove competenze dei lavoratori per la transizione elettrica e l'approvvigionamento responsabile di materiali per le batterie". 

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