Dal Gruppo BMW arriva la conferma di un piano di investimenti su due stabilimenti produttivi in Gran Bretagna. Nell'immediato cureranno la produzioen delle Mini termiche, dal 2026 le elettriche
11.09.2023 ( Aggiornata il 11.09.2023 18:01 )
Al cambio attuale, varrà 700 milioni di euro l'investimento da 600 milioni di sterline che BMW sosterrà sul sito produttivo di Oxford e quello di Swindon, per proseguire con l'assemblaggio delle Mini (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).
Un intervento - supportato dal governo britannico - che traghetterà l'impianto a una produzione esclusivamente di modelli elettrici a partire dal 2030. Fino ad allora, spazio alla produzione della nuova generazione di Mini termiche (3 porte, 5 porte, cabriolet) nel 2024.
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Guarda la galleryDal 2026, invece, si sommerà la produzione della nuova Mini elettrica e del crossover urbano Aceman. Due modelli che verranno introdotti in Europa attraverso l'esportazione dalla Cina. Mini Cooper elettrica arriverà a inizio 2024, poi sarà la volta della Aceman.
Una produzione che, in Cina, avviene grazie alla joint venture con Great Wall Motor. Oxford (e il sito di stampaggio della carrozzeria a Swindon) saranno il polo di produzione europeo dei due modelli Mini ma solo dal 2026.
"Mini è sempre stata consapevole della propria storia e Oxford è e rimane il cuore del marchio. Sono lieta che due nuovi modelli completamente elettrici - Mini Cooper e Mini Aceman - verranno prodotti anche a Oxford, confermando perciò il nostro percorso verso un futuro completamente elettrico", commenta la responsabile del marchio, Stefanie Wurst.
BMW prospetta volumi produttivi a Oxford, sul medio periodo, nell'ordine delle 200 mila macchine all'anno. Quanto all'altra recente novità di prodotto, affiancata alla presentazione della Mini Cooper E ed SE, ovvero, la Countryman, è prodotta in Germania, nello stabilimento BMW di Lipsia.
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