Euro 7, il Parlamento approva la proposta della Commissione ambiente

Euro 7, il Parlamento approva la proposta della Commissione ambiente

Dalle tempistiche di introduzione dell'Euro 7 agli inquinanti oggetto di misurazione nel ciclo di omologazione, il Parlamento ha adottato la proposta "smussata" rispetto alle indicazioni della Commissione europea

09.11.2023 ( Aggiornata il 09.11.2023 15:48 )

Novembre 2022, la Commissione europea partorisce la propria idea di normativa per l'omologazione Euro 7: -35% delle emissioni di NOx, -13% sulle emissioni di particolato. Novembre 2023, verso il Trilogo, dopo la votazione favorevole del Parlamento europeo in seduta plenaria del testo rivisto dalla Commissione ambiente nel settembre di quest'anno, si va con un testo più morbido, che lascia sostanzialmente invariati i valori di NOx rispetto all'Euro 6 per le auto benzina.

Un equilibrio tra posizioni piuttosto distanti - Commissione da un lato, Stati membri e costruttori auto dall'altro -, che porterà all'introduzione a nuove misurazioni legate agli inquinanti ma supera le soglie aspre che la prima formulazione della normativa Euro 7 avrebbe imposto ai costruttori e con un'indifferenza alla tipologia di alimentazione.

Un equilibrio necessario

"Abbiamo trovato un equilibrio tra gli obiettivi ambientali e gli interessi vitali dei costruttori", spiega Alexandr Vondra, europarlamentare componente del Comitato sull'ambiente, la salute pubblica e sicurezza alimentare, relatore del testo votato in Parlamento (329 favorevoli, 230 contrari, 41 astenuti). "Sarebbe stato controproducente implementare politiche ambientali che avrebbero danneggiato sia l'industria europea che i suoi cittadini. Attraverso il nostro compromesso rispondiamo agli interessi di tutte le parti coinvolte e ci allontaniamo da posizioni estremiste".

Verranno aggiornati i limiti da rispettare in materia di inquinanti allo scarico (NOx, monossido di carbonio, particolato, ammoniaca) e si introdurrà la misurazione degli inquinanti prodotti dall'usura dei freni e degli pneumatici (un elemento che interesserà auto e veicoli commerciali leggeri indipendentemente dalla loro motorizzazione, termica o elettrica).

Quando entrerà in vigore Euro 7?

Detto dell'allungamento delle tempistiche per l'entrata in vigore del nuovo standard Euro 7 (non prima del 2027 per le auto, dal 2031 per i mezzi pesanti), i veicoli commerciali avranno valori di inquinanti da rispettare ripartiti in tre differenti categorie, legate alla massa del modello. 

L'inasprimento dei limiti sulle emissioni dell'Euro 6 avverrà nelle emissioni allo scarico misurate nei test di omologazione in laboratorio e per le prove Real Driving Emission applicate ai bus e mezzi pesanti.

Condizioni di test invariate

Scendendo nel dettaglio della proposta adottata dal Parlamento, votata dal Comitato sull'ambiente - composto dai rappresentanti degli Stati membri -, le condizioni di prova per le auto e i mezzi pesanti conserveranno gran parte delle prescrizioni dello standard Euro 6 in materia di accelerazione, temperatura e altitudine durante il test di omologazione. 

Sulla votazione del Parlamento si è pronunciata anche l'Acea, l'associazione dei costruttori europei di auto. "Resta il fatto che l'Euro 7 costituisce un significativo investimento per i costruttori, oltre i loro enormi sforzi per la decarbonizzazione. Arriva anche in uno scenario straordinardiamente sfidante, geopolitico ed economico, segnato da prezzi del'energia in crescita, carenze nella catena di approvvigionamento, pressioni inflazionistiche e domanda rallentata dei consumatori. L'Europa ha bisogno di un Euro 7 proporzionato, che bilanci le preoccupazioni ambientalistiche e la competitività dell'industria", ha commentato Sigrid de Vries, direttrice Acea.

Come misurare gli inquinanti da freni e gomme

Resta un aspetto in particolare sul quale l'Acea chiede un'ulteriore verifica. La misurazione dell'inquinamento prodotto da freni e pneumatici (applicato dall'Euro 7 a tutte le tipologie di motorizzazione per auto, veicoli commerciali, bus e mezzi pesanti) sarà armonizzata dall'Europa a un metodo di calcolo internazionale, in fase di elaborazione dalle Nazioni Unite. Per l'Acea dev'essere assicurata la fattibilità tecnica dei nuovi obiettivi fissati dall'Euro 7.

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