La startup annuncia l'entrata in produzione tra un anno delle sue soluzioni a flusso assiale e doppio rotore. Efficienza energetica molto elevata, ingombri ridotti e costi inferiori tra i vantaggi prospettati
30.07.2024 ( Aggiornata il 30.07.2024 17:19 )
Dal Salone di Monaco a un impiego nella produzione di serie distante poco più di un anno. È la parabola seguita da DeepDrive, startup impegnata nello sviluppo di due tipologie - e più varianti - di motogeneratore a doppio rotore, per auto elettriche caratterizzate da un'estrema efficienza energetica. Ergo, consumi inferiori e autonomia maggiore.
Il progetto di motogeneratore sviluppato da DeepDrive è entrato nel BMW Startup Garage ed è atteso sui futuri progetti Neue Klasse. Due le configurazioni previste, di un motogeneratore a doppio rotore e installazione accentrata, in alternativa al motogeneratore del tipo in-wheel, ovvero, installazione su singola ruota.
BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), su questo fronte, sta lavorando a una supersportiva coupé, idealmente ispirata alla storica M1, attesa sulla scena nei prossimi anni. I muletti hanno rivelato la possibilità di una soluzione di motore sul mozzo e DeepDrive, sul tema, ha tre differenti proposte, nei diametri da 19 e 20 pollici, con pesi tra i 32 e 37 kg per singola unità.
Le potenze in gioco: tra i 204 e 340 cavalli per motogeneratore, a fronte di valori di coppia estremamente elevati (tra 1.500 e 2.400 Nm).
Si tratta di motogeneratori a flusso assiale, qualcosa già presente sul mercato, perché sviluppati e prodotti da Yasa, ad esempio. L'unicità del concetto DeepDrive è nella presenza di due rotori, concentrici allo statore: uno all'esterno e uno all'interno. Un'installazione dalla quale l'azienda assicura fino a complessivi 100-150 kg di risparmio di peso e un'efficienza elevatissima.
Scendendo nei particolari, DeepDrive presenta i motogeneratori a doppio rotore come dotati della più alta densità di potenza e dotazione di coppia (caratteristica tipica delle unità a flusso assiale rispetto ai motori a flusso radiale); in aggiunta, maggiore silenziosità, un raffreddamento più semplice, un riempimento degli spazi di oltre l'80% con uno specifico concept di avvolgimenti in rame dello statore.
Detto della presenza di un inverter integrato, al carburo di silicio, l'unità a doppio rotore promette un risparmio del 50% del materiale sul magnete, un minor impiego di ferro pari all'80% e un costo per Nm erogato dal motogeneratore inferiore del 30%.
I numeri collegati al motogeneratore con installazione accentrata e controllo delle ruote di un asse, dicono di valori nell'ordine dei 313 cavalli per 430 Nm di coppia, a fronte di un peso inferiore ai 68 kg; altra soluzione, sempre a flusso assiale e doppio rotore, i 476 cavalli e 700 Nm in meno di 80 kg.
La compatibilità delle unità motrici è per sistemi sia a 400 che a 800 volt, con batterie al NMC come al LFP o ioni di sodio. Per la versione del motore DeepDrive con installazione In-Wheel, inoltre, la collaborazione con Continental ha prodotto un sistema frenante integrato.
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