L’Italia e l’auto elettrica: tra percezioni e consapevolezza

Lo studio è stato condotto con il supporto di modelli avanzati di AI e ha messo a confronto i non possessori e gli utilizzatori di auto elettriche individuando le aree su cui intervenire per favorire una migliore transizione
L’Italia e l’auto elettrica: tra percezioni e consapevolezza

Pubblicato il 17 dicembre 2025, 09:08

È stata presentata a Villa Blanc la ricerca “L’Italia e l’auto elettrica: tra percezioni e consapevolezza” dell’Osservatorio Auto e Mobilità Luiss Business School.
Lo studio analizza il divario tra interesse potenziale e acquisto reale dell'auto elettrica, una distanza che non è solo tecnica o economica ma legata al rapporto tra percezione e consapevolezza. L’analisi si basa su un approccio metodologico misto: indagine quantitativa e analisi qualitativa supportata da modelli avanzati di Intelligenza Artificiale. L'uso dell'AI ha permesso di elaborare in modo sistematico le risposte aperte, cogliendo pattern linguistici, cluster tematici e sfumature interpretative con maggiore precisione e neutralità analitica.

Non possessori: percezioni, barriere e timori “da fuori”
Molte barriere dell’elettrico derivano più da pregiudizi radicati che da criticità realmente sperimentate: tra i non possessori di un Battery Electric Vehicle (BEV), il 67% esprime timori sulla durata della batteria e oltre il 58% percepisce la rete autostradale di ricarica come insufficiente, inoltre il 72% ritiene il prezzo d’acquisto troppo elevato.
Quasi la metà del campione segnala difficoltà nel reperire e interpretare informazioni sui costi reali, sugli incentivi, sull’autonomia e sui tempi di ricarica: un segnale evidente di una conoscenza frammentata e spesso non aggiornata.​

Leve che possono sbloccare il mercato
Sono 4 le leve su cui intervenire per favorire una migliore transizione.  
La prima e più rilevante è la riduzione del prezzo d’acquisto, indicata come priorità assoluta dal 55,4% degli intervistati.​ Seguono la stabilità degli incentivi - ritenuta cruciale non tanto per l’importo quanto per la prevedibilità nel tempo - e la necessità di una rete di ricarica capillare, funzionante e distribuita (priorità massima per il 12,7%). Infine la garanzia di lunga durata sulla batteria emerge come risposta diretta alle principali paure tecnologiche, raccogliendo complessivamente oltre il 50% delle preferenze nelle prime tre posizioni.​ Tutte le altre leve, colonnina di ricarica domestica (wallbox) gratuita, servizi digitali, prove estese, abbonamenti energetici risultano marginali, con una priorità massima inferiore all’1–2%.
 
Possessori di BEV: l’esperienza reale d’uso
I possessori di BEV descrivono un'esperienza che smentisce molte paure diffuse: il 56,4% apprezza la maggiore economicità dell’elettrico rispetto al termico, oltre il 70% considera adeguata la gestione quotidiana dell’autonomia e le criticità tecniche percepite dall’esterno risultano fortemente ridimensionate.​
Tuttavia, entrambi i gruppi convergono su un punto: l’infrastruttura di ricarica pubblica e autostradale non è ancora sufficientemente affidabile o omogenea, condizionando la percezione di utilizzabilità del mezzo.

Conclusione comparativa: percezione vs consapevolezza
I risultati suggeriscono che il vero nodo della transizione è il gap tra percezione e consapevolezza: dove l’informazione è poco chiara o l’esperienza diretta manca, la percezione appare più bloccata; dove esiste un uso concreto, come nei possessori BEV, molte barriere si attenuano.
Il mercato non ha bisogno di rivoluzioni, ma di un sistema più solido: prezzi competitivi, infrastruttura affidabile, protezione dal rischio tecnologico e strumenti chiari per orientare le scelte.
In conclusione, la ricerca evidenzia che la mobilità elettrica diventerà una scelta diffusa solo quando gli utenti avranno la possibilità concreta di trasformare la curiosità in consapevolezza e la consapevolezza in fiducia. Lo sviluppo di ecosistemi di social proof, in cui i già utilizzatori di BEV si riconoscono e i futuri acquirenti potranno trovare elementi di rassicurazione e supporto, costituisce quindi una leva per ridurre la distanza tra realtà dell'elettrico e percezione comune e rendere la transizione non solo possibile ma attraente e veloce.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Nissan, iniziata a Sunderland la produzione della Leaf

Ecco come prende vita la nuova elettrica del costruttore giapponese

Tesla Model 3 Standard, alla caccia di clienti con prezzo da 34.015 euro

La berlina di Elon Musk cerca il rilancio con un listino competitivo