"Mobilize in Italia è nata meno di un anno fa, ci siamo organizzati con una struttura che cresce man mano che cresce il business, partendo con un’organizzazione agile, più simile al mondo ICT che a quello dell’automobile. Dopo aver raccontato al territorio ciò che volevamo fare, abbiamo scelto dei “pionieri” iniziando a lanciare i servizi: Milano è appena partita con Zity; abbiamo avviato anche Karhoo, il nostro servizio di prenotazione taxi e ncc, e stiamo lavorando a diverse potenziali alleanze".

Quindi non solo car sharing?

"Il car sharing è solo una delle possibili soluzioni, noi vogliamo offrire un servizio a tutti: cambiando modello possiamo scalare l’offerta. Nelle piccole e medie città, ad esempio, abbiamo visto che sta funzionando il modello di sharing station based, gestito assieme a operatori locali, con i quali scegliamo la flotta e le modalità di erogazione del servizio. I comuni della cinta del parco Vesuviano sono tutti piuttosto piccoli e rappresentano uno degli esperimenti che è partito più velocemente: lì tutti i dipendenti comunali utilizzano un parco auto in sharing per la mobilità legata ai servizi del Comune, al posto di prendere l’autobus o il taxi possono prenotare una delle nostre vetture Mobilize Share".

Pensate ad un sistema multimodale?

"Chiaramente la multimodalità è un elemento chiave ma realizzare un vero sistema multimodale è abbastanza complesso, più facile è trovare la sintonia commerciale con partner presenti sul territorio".

A quali partner e settori si riferisce?

"Pensiamo che il turismo sia un altro mercato importante nel quale investire: in Paesi come l’Italia, la Francia o la Spagna non si può prescindere dalla gestione della mobilità per i turisti. Siamo inoltre partiti con Mobilize Power Solution, in Italia si chiama Elto, che gestisce il business dei punti di ricarica. L’approccio al momento è di tipo b2b e stiamo proponendo le nostre soluzioni – progettazione, realizzazione e vendita dei sistemi e gestione – alle aziende più grandi. Infine, a dicembre dello scorso anno siamo partiti con il servizio Bipi, che consente di avere un’auto in abbonamento?per un periodo definito: la car subscription è una cosa molto nuova nel nostro Paese, ma i dati iniziali sono incoraggianti".