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Maserati Quattroporte V6 Diesel, primo test

Classe da ammiraglia con brio da sportiva e oltre 1000 km di autonomia con un pieno
Maserati Quattroporte V6 Diesel, primo test

Lodovico BasalùLodovico Basalù

14 apr 2014

Asolo (Treviso) Maserati Quattroporte V6 Diesel. Che la Maserati avesse pensato a un valido motore turbodiesel lo sapevamo più o meno tutti, essendo a listino da oltre 3 mesi. Ma la luce dei riflettori piace anche al Tridente. Ed ecco allora l’idea. Scegliere uno dei posti più incantevoli d’Italia, ovvero Asolo, per permettere su strade cariche di fascino e di storia, dal Piave all’Isonzo (visto che siamo a 100 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale) di saggiare le qualità della Quattroporte Diesel, subito inerpicatasi verso numeri di vendita interessanti, visto che sul nostro mercato sono ormai più del 55% i contratti a favore del propulsore a gasolio. Che per la cronaca è un V6 diesel di 3.0 litri da 275 cv, che si riducono a 250 (volendo) per il mercato italiano, ai soli fini di evitare quel superbollo ancora e stoltamente in auge. Di base, resta la constatazione che questo propulsore, realizzato dalla VM di Cento (ora di proprietà della Fiat), è quanto di meglio potessero fare nei dintorni di Bologna per una vettura come la Quattroporte. Al punto che si è badato a tutto. Persino alla tonalità allo scarico, grazie al Maserati Active Sound, un sistema che modula i toni del motore in modo da farli assomigliare a quelli di V8 a benzina. I rivelatori tengono sotto osservazione la guida e gli attuatori acustici, che sono collocati vicino agli scarichi, intervengono modulando i toni del propulsore. E se si preme il pulsante Sport, il suono diviene ancora più intenso. Un modo come un altro per ribadire l’identità di una marchio come quello Maserati, marchio che compie quest’anno la bellezza di cento anni. Una storia lunga, piena di gloria e di vicissitudini. Ma con un feeling presso tutti i mercati che sta dando delle grandi soddisfazioni alla Maserati. Anche se per avere la Quattroporte si parte da 98.373 euro, un investimento non da poco, pur accettando annessi e connessi di una versione che si aggiunge alle varianti a benzina V6 e V8 twin turbo. Tornando alle caratteristiche tecniche della Quattroporte Diesel, va detto che è ovviamente a iniezione diretta con common rail . Gli iniettori lavorano alla pressione di 2000 bar, con iniezioni sequenziali multiple. Se le prestazioni sono appaganti, come l’accelerazione 0-100 km/h in 6”4 o una velocità di 250 km/h, note liete, (ma non lietissime), arrivano dal consumo. Certamente inferiore a quello dei propulsori V8 e V6 a benzina, ma senza mai avvicinarsi a quei 16,1 km/litro in media dichiarati dalla Casa. Più realisticamente, nel percorso misto da noi effettuato, siamo sempre stati a cavallo degli 11 km/litro, che per una vettura che pesa 1885 kg e che emette 163 g/km di Co2 non sono poi così male. In ogni caso i 70 litri di capacità del serbatoio garantiscono un’autonomia elevata, che, sempre secondo la casa, può arrivare a quasi 1100 chilometri. Completano il quadro un cambio automatico ZF con funzione sequenziale, a 8 rapporti, anche se i paddle sul volante risultano troppo voluminosi. Per il resto la Quattroporte può trasformarsi da brillante berlina di lusso a sportiva vera e propria, agendo su un pulsante (Maserati Stability Program) che irrigidisce le sospensioni, funzione consigliabile non certo in autostrada ma su percorsi misti come quelli che abbiamo affrontato in gran parte del percorso.

Maserati Quattroporte V6 Diesel

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