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Le emissioni di particolato dei propulsori a iniezione diretta possono essere ridotte fino al 90%
Francesco Forni
3 ago 2016 (Aggiornato il 4 ago 2016 alle 10:16)
La rendenzione dal dieselgate passa anche per i motori a benzina. Volkswagen infatti ha deciso l’utilizzo su ampia scala dei filtri antiparticolato per i motori benzina.
A brevissimo termine: dal 2017, gradualmente, tutti i motori del Gruppo a iniezione diretta TSI e TFSI ne saranno dotati. VW sostiene che le emissioni di particolato saranno ridotte fino al 90%.Entro il 2022, fino a 7 milioni di veicoli del Gruppo Volkswagen all’anno saranno equipaggiati con questa tecnologia.
L'esordio a giugno 2017 con il motore 1.4 TSI della nuova Volkswagen Tiguan e il 2.0 TFSI della Audi A5. Ulrich Eichhorn, Responsabile Ricerca e Sviluppo del Gruppo, ha dichiarato: “Dopo aver incrementato l’efficienza e abbassato le emissioni di CO2, ora riduciamo in modo sostenibile i livelli di emissioni dei nostri motori benzina introducendo i filtri antiparticolato di serie”.
E i diesel?: “In futuro, tutti i modelli saranno equipaggiati con la più recente ed efficiente tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction)” ha concluso Eichhorn.
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