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L'Unione Europea decide: auto più sicure di serie dal 2021

Dalla Commissione Europea arriva il via libera all'integrazione, di serie, di alcuni sistemi di sicurezza e assistenza alla guida su auto e mezzi pesanti. Dovranno contribuire a dimezzare le morti per incidente stradale tra il 2020 e il 2030

L'Unione Europea decide: auto più sicure di serie dal 2021

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

22 mag 2018 (Aggiornato alle 16:57)

Auto e strade più sicure, con un obiettivo ambizioso fissato dalla Commissione Europea: dimezzare il numero di morti per incidente stradale tra il 2020 e il 2030, passo necessario per centrare quella Vision Zero che guarda a un 2050 senza più un decesso sulle strade. La bozza finale varata dalla Commissione per il Trasporto e la Sicurezza conferma l'integrazione nella dotazione di serie delle nuove auto – con misure destinate anche ai mezzi pesanti – di alcuni dispositivi di sicurezza e assistenza alla guida. Al pari dell'ABS, dell'airbag o, esempio più recente, della chiamata d'emergenza eCall

Nel pacchetto di misure varato dalla Commissione si apre anche a un altro punto critico, che deve procedere di pari passo con la tecnologia a bordo, ovvero, l'adeguamento dell'infrastruttura. Dal fronte dell'associazione dei costruttori europei di auto, l'ACEA, le misure varate sono state accolte favorevolmente, tuttavia, si è puntualizzata la necessità di rivedere alcuni particolari, nel dettaglio, sulla previsione dell'obbligatorietà di sistemi intelligenti di assistenza al controllo della velocità: in tre lettere, ACC. Il cruise control adattivo. L'ACEA sottolinea la necessità di armonizzare la cartellonistica stradale, rendere affidabili i limiti sulle strade (vuol dire non trovarsi una schiera di cartelli in contraddizione l'uno con l'altro), perché l'occhio elettronico della telecamera a bordo, in certi casi, può ben poco (l'esempio è di cartelli con i limiti di velocità che siano coperti).

Dalla Commissione è giunta l'apertura a non considerare i sistemi di bordo in un quadro isolato, ma procedere insieme agli Stati membri a realizzare una mappatura delle strade più pericolose, dati da mettere in rete e disponibili per colmare lacune che, dall'ACEA, segnalano presenti sulle mappe digitali, con poche informazioni e spesso non aggiornate.

Ogni anno, in Europa, si registrano 25.300 morti sulle strade, incidenti che, pur essendo in calo del 20% rispetto al dato del 2010, non registrano significativi cali dal 2013. Serve un'accelerazione che sfrutti i vantaggi dei dispositivi di automazione alla guida e un incremento dei sistemi offerti di serie. La proposta prevede che dal 2021 si rendano obbligatori i cruise control adattivi, le telecamere in fase di retromarcia o i sensori posteriori, i dispositivi di riconoscimento della stanchezza e disattenzione del guidatore, l'assistente al mantenimento della carreggiata, la frenata d'emergenza avanzata. Relativamente ai mezzi pesanti, si chiede l'introduzione di serie del rilevamento della presenza di pedoni e ciclisti in strada e soluzioni per offrire una visione diretta di quanto accade intorno al mezzo.

I nuovi veicoli dovranno avere anche dei sistemi di blocco dell'accensione nel caso in cui il guidatore abbia assunto alcol oltre i limiti previsti dalle normative, una scatola nera che registri i dati in caso di incidente, vetrature più sicure per ridurre le conseguenze di un impatto con un pedone o un ciclista.

 

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