Lamborghini Aventador SVJ, una Jota da primato

Lamborghini Aventador SVJ, una Jota da primato

I muletti della supercar nella variante più estrema e veloce sono impegnati al Nurburgring e avrebbero centrato un tempo record, 2 secondi meglio della Porsche 911 GT2 RS. La specializzazione di Super Veloce diventa Jota

12.07.2018 07:53

Esiste e si appresta a mostrarsi in pubblico. Probabilmente già a settembre. Poi, che Lamborghini Aventador SVJ sia stata anche in grado di girare al Nurburgring in 6’45”, crono che varrebbe il nuovo primato, è quasi secondario.

Aventador si avvicina a grandi passi alla fase del rinnovamento, al 2020 che segnerà il debutto di una nuova generazione, attesa con un’assistenza elettrica al motore aspirato V12. Prima, però, si spreme tutto il possibile dal progetto attuale. E quando la ricerca estrema della prestazione entra in gioco, si accompagna alla lettera J. Avvenne al tempo di Miura, Jota perché riprendeva la lettera J di un allegato del regolamento tecnico FIA al quale si rifacevano le specifiche di progetto: sebbene non fosse in programma alcuna partecipazione a un campionato, avrebbe dovuto offrire le migliori performance ai clienti.

I muletti di Aventador SVJ girano già da mesi in pista, la sigla è stata intravista nelle foto spia legate alla strumentazione digitale, pertanto non dovrebbero esserci sorprese sul fronte delle lettere destinate a delineare il punto massimo del capitolo Aventador.

Così come non ci sono dubbi sulle novità tecniche che la differenzieranno dalla SV (Super Veloce). Una profonda revisione dell’aerodinamica parte dall’avantreno, con fascia paraurti e splitter inediti, prosegue con aperture laterali di alimentazione del V12 maggiorate, una nuova copertura del vano motore e, soprattutto, centrale nell’impianto Aerodinamica Lamborghini Attiva, un’ala posteriore destinata a riprendere i concetti espressi su Huracan Performante, la possibilità di stallo dell’alettone, a vantaggio della velocità massima in rettilineo.

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Altri interventi chiari interessano il nuovo posizionamento degli scarichi: due e in posizione alta, non più inseriti nella parte centrale del diffusore ma sulla fascia appena sotto l’ala, così da liberare spazio ed estremizzare il disegno dell’estrattore. Dal motore V12 si vocifera arriveranno poco meno di 800 cavalli, soglia che porrebbe Aventador SVJ sullo stesso livello di McLaren Senna.

Tanti piccoli indizi su un progetto la cui incognita finale, se abbia girato davvero in 6’45” sugli oltre 20 km del Nurburgring durante i test è, probabilmente, il dettaglio meno rilevante tra tutti, in una ricerca di prestazione assoluta che passa da miglioramenti prodotti sul filo del decimo a chilometro. Dovesse confermare il crono, SVJ risulterebbe ben 14” più rapida di Aventador SV, 7” più veloce di Huracan Performante (6’52”01) e 2 secondi davanti all’attuale detentrice del primato tra le auto stradali di serie: Porsche 911 GT2 RS.

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