Sicurezza stradale: l'OICA a sostegno dei Paesi più bisognosi

Sicurezza stradale: l'OICA a sostegno dei Paesi più bisognosi

L'Organizzazione internazionale dei Costruttori dei Veicoli a motore ha lanciato l'allarme per l'elevato numero di incidenti stradali in determinate nazioni del pianeta

di Redazione

30.10.2019 ( Aggiornata il 30.10.2019 12:35 )

La sicurezza stradale è, da sempre, uno dei temi più sentiti da parte dei Governi di tutto il mondo. Questo perché i pericoli sulle strade, anche in virtù dell’enorme incremento delle automobili, sono in costante aumento. L’OICA, l'organizzazione mondiale dei costruttori, è da sempre in prima linea cercando di sensibilizzare le varie nazioni ad attuare politiche precise.

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Sicurezza per tutti

Uno degli obiettivi primari dell’organismo internazionale è la sicurezza nei Paesi in via di sviluppo. L’OICA punta decisa a convincere ed assistere gli stati del Globo dell’importanza della sicurezza stradale inserendo, all’interno delle loro legislature, almeno i requisiti base in merito alla sicurezza così da renderli poi attuabili nell’immediato futuro.

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Il numero uno dell’OICA, Christian Peugeot è intervenuto sull'argomento nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi presso l'Automobile Club de France: ospite d’onore Jean Todt, inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale e presidente della FIA .

Numeri preoccupanti

L’intervento del Presidente Peugeot si basa su dati allarmanti: nei Paesi con un reddito che varia tra il medio e il bassi avvengono qualcosa come il 93% degli oltre 1,3 milioni di incidenti mortali nel mondo a fronte del fatto queste stesse nazioni rappresentino poco più della metà dei veicoli del globo.

Ma c’è di più. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stabilito che proprio la mancanza di sicurezza nelle strade di questi Paesi sono la principale causa di decesso in giovani tra i 5 e i 29 anni. Un problema che incide, di fatto, anche nell’economia a livello nazionale.

Le soluzioni

Sono varie le soluzioni adottabili per provare a risolvere questo problema: rinnovare il parco automobili, miglioramento delle infrastrutture ma, contemporaneamente, cercare di migliorare la cultura stradale degli automobilisti.  «È essenziale sfruttare l'esperienza acquisita nei Paesi industrializzati, dove un approccio integrato ha portato ad elevati livelli di sicurezza stradale nonostante l'alta concentrazione di traffico - ha dichiarato Christian Peugeot - I produttori hanno lavorato per decenni per migliorare la sicurezza dei loro veicoli e i risultati sono convincenti. Questi progressi devono ora servire ad una popolazione più vasta, per il bene di tutti».

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