Quattro livree, tiratura limitata, Lotus Elise richiama colorazioni storiche del marchio in Formula 1 e le abbina alla tecnica della Sport 220. Oltre 12 mila euro di extra in accessori
06.05.2020 ( Aggiornata il 06.05.2020 16:02 )
In sessant’anni di storia, Lotus la ricordi per il lancio del cappello di Colin Chapman a ogni vittoria in Formula 1. La ricordi per il mantra della continua ricerca della leggerezza. La ricordi per i colori, ancora Formula 1: il nero-oro iconico, prima con Fittipaldi a inizio anni Settanta, poi negli Ottanta con Senna e De Angelis. Una tradizione che il marchio britannico porta su Lotus Elise Heritage Edition: quattro livree, 100 esemplari in tutto.
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Nascono dalla “base” offerta da Elise Sport 220, spinta dal motore 1.8 litri sovralimentato con volumetrico, 220 cavalli e 250 Nm sufficienti per fare lo zero-cento in 4”6 e raggiungere i 233 orari, sull’onda della leggerezza dei 924 kg in configurazione ideale.
A 60 anni di distanza dalla prima vittoria e pole in Formula 1, Lotus celebra la propria storia nella massima serie con quattro livree storiche, proposte su Elise Heritage Edition. Tiratura limitata, solo 100 esemplari, quattro colori tra i quali scegliere e una dotazione arricchita di contenuti per oltre 13 mila euro di valore
Guarda la galleryLa storia degli abbinamenti cromatici nel mondo delle corse è storia nota, per molti decenni frutto di convenzioni di inizio Novecento, così alle squadre inglesi il colore verde, alle tedesche il bianco, alle italiane il rosso, in estrema sintesi. Nel 1968, la Lotus Type49 B si presentò a Monaco con un’inedita colorazione: rosso-bianco-oro. Erano i colori dello sponsor tabaccaio del tempo, una prima volta che introdusse a un nuovo modo di monetizzare il prodotto Formula 1. A quella Type 49B, che fu di Graham Hill, rende omaggio una delle quattro livree Heritage.
Altro colore simbolo Lotus, il nero-oro. E si deve, ancora, a uno sponsor, ancora tabaccaio. Riprende la Type 72D di Emerson Fittipaldi, prima applicazione in ordine temporale, replicata negli anni Ottanta.
La terza livrea Heritage è il blu-rosso-silver della Type81 del 1980, la quarta è un accostamento blu-bianco che richiama la monoposto che portò la prima pole e vittoria a una Lotus. Era la Lotus 18, al volante a Montecarlo fu Stirling Moss a centrare il primo sigillo.
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Guarda la galleryColorazioni a parte, le Lotus Elise Heritage Edition avranno tutte una targhetta numerata – progressiva e legata al numero d’ordine, da 1 a 100 – applicata all’interno. La dotazione di serie prevede la radio DAB con 4 altoparlanti, il climatizzatore, il cruise control, i cerchi alleggeriti perché forgiati, l’impianto frenante con dischi in due pezzi, i tappetini. A richiesta, l’hard top in fibra di vetro, la batteria agli ioni di litio e l’impianto di scarico in titanio.
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Un abitacolo che ripete nei colori dei rivestimenti dei sedili e negli inserti su porteiere, plancia e “open gate” del cambio le grafiche e gli accostamenti di colori della carrozzeria.
Il prezzo parte da 47.848 euro, indipendentemente dalla livrea scelta. I contenuti offerti di serie superano i 12 mila euro di valore, a fronte di un incremento di prezzo della Heritage Edition di circa 7 mila euro rispetto a una Elise 220 Sport.
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