Si tratta di uno dei due modelli appartenuti al ricchissimo monarca. La vettura è totalmente originale, come uscita di fabbrica nel 1991, compreso il potentissimo V16 da 540 cv
17.08.2020 ( Aggiornata il 17.08.2020 18:02 )
Una bellezza rara e dimenticata, figlia di un determinato periodo, quello degli anni '90, così pieno di creatività e fantasia nel mondo dell'automobile, e oggi riscoperta grazie a un'asta oltreoceano. Cizeta Moroder V16T. Progetto sfortunato di inizi anni '90 dell'ingegnere Claudio Zampolli, e della sua collaborazione finanziaria con il musicista Giorgio Moroder. Nel 1991, entrambi affidarono a Marcello Gandini il compito di disegnare questa vettura per la Casa modenese, nata da pochi anni. Fu Gandini stesso a dire che il risultato del suo lavoro può essere considerato una sorta di prototipo della Lamborghini Diablo che lui stesso disegnerà più avanti.
Lamborghini Diablo, il Toro degli anni Novanta: foto
Realizzata da Marcello Gandini, la primissima serie della supercar Lamborghini che avvia la sua produzione nel 1990 sostituisce la mitica Countach, riprendendone alcune caratteristiche estetiche, così come la trazione posteriore e il motore in posizione centrale. Il suo V12 da 492 CV le faceva sprigionare una velocità massima di 325 km/h, in quegli anni un record per le auto di serie
Guarda la galleryLa Cizeta V16T era una'auto bella e potente. Una coupé sinuosa, con elementi stilistici che di lì a poco vedremo nella Diablo. Ma il suo punto di forza era la motorizzazione: era spinta infatti da un 16 cilindri aspirato da 6 litri montato in posizione trasversale, quattro valvole per cilindri, per una potenza accreditata di 540 cv. Le prestazioni erano da supercar moderna: 328 km/h di velocità massima, 4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.
Un prodotto artigianale finissimo, in un'edizione limitatissima: 10 soli esemplari. Pochi, troppo pochi. Già, perché poi è il mercato a comandare, e la V16T non conobbe fortuna, probabilmente per i costi esosi. Da lì, di conseguenza, nel 1995 venne interrotta la produzione, e la fine per il piccolo Costruttore emiliano.
Di quei 10 esemplari, 2 vennero ordinati dall'allora sultano del Brunei. Uno di quei due, oggi, è finito all'asta grazie alla statunitense We Are Curated, specializzata nella vendita delle supercar del passato. Tutto è completamente rimasto fedele al 1991, compresi i quattro fari anteriori e il V16. Il colore è blu cobalto. Inoltre, l'auto non è mai stata immatricolata: si profila quindi un'occasione d'oro, per tutti coloro che possono permettersi di acquistarla e rituffarsi nei mitici anni '90 a quattro ruote.
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