L'amministratore delegato del Gruppo fissa gli obiettivi a breve, medio e lungo periodo. Tra elettrificazione, abbattimento delle emissioni di Co2 fino alla neutralità carboniosa
15.10.2020 18:23
Presenta Megane eVision con un’ambizione chiara: non sarà un’elettrica per “happy few”, pochi fortunati che possono permettersi di guidare a batteria. Luca de Meo indica il futuro prossimo che Renault va a intraprendere sull’elettrico, dovrà essere dei grandi numeri. Lo fa parlando di prodotto e non solo.
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Richiama l’impegno del marchio sull’elettrificazione, “ci sono 350 mila veicoli elettrici Renault in tutto il mondo, abbiamo la più grande flotta e offerta di modelli in Europa. Vendiamo 8 diversi veicoli elettrici, dalle piccole citycar come Twizy al grande veicolo commerciale Master.
Si allarga la gamma delle auto a 0 emissioni nella famiglia della Casa della Losanga. La Renault Megane elettrica è il primo modello di una nuova generazione di vetture a 0 emissioni e si basa sulla piattaforma CMF-EV, lo scheletro specifico di tutte le elettriche prodotte da Renault
Guarda la galleryAbbiamo venduto oltre 110 mila Zoe solo in Francia finora, è il modello più venduto al mondo dopo Tesla Model 3 nel 2020. Ed è anche il best seller europeo finora nel 2020”.
Non solo elettrico, ma anche lo studio sulle fuel cell e, soprattutto, l’ibrido E-Tech, full e plug-in (con le giornate eWays Renault debutta Arkana nella proposta per il mercato europeo).
Renault punta l’obiettivo di un 2050 a impatto zero per emissioni di gas climalteranti dall’utilizzo dei modelli: “In Renault siamo un passo avanti nella transizione energetica. Abbiamo fatto i nostri compiti e vediamo adesso la possibilità perché accada davvero: ci impegniamo oggi nella sfida a raggiungere zero impatto di Co2 in Europa entro il 2050. Nel breve periodo, entro il 2030, puntiamo a ridurre del 50% le nostre emissioni di Co2 nell’utilizzo rispetto al 2010”.
Una visione per la quale il prodotto migrerà verso l’elettrificazione con il rinnovamento dei modelli, quelli che avranno un nuovo capitolo e non si deciderà per il taglio e la razionalizzazione dell’offerta. “Entro 2022 tutti i nuovi modelli avranno una versione elettrica o elettrificata. Capite quanto sia importante su un mercato che in 5 anni avrà il 50% o puramente a batteria o ibrido ad avere tutta questa offerta di prodotto. L’esperienza ci dà un chiaro vantaggio competitivo”.
Sul fronte degli impianti produttivi, se Megane elettrica verrà assemblata in Francia, al sito storico di Flins spetterà una riconversione, “stiamo lavorando alla conversione dei nostri storici impianti a Flins in un sistema di economia circolare rendendolo il primo impianto di rigenerazione in Europa.
Abbiamo già dimostrato di poter realizzare un impianto a zero emissioni a Tangeri e continueremo a fare così anche altrove”.
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Dell’elettrico – e dell’elettrificazione – c’è poi un altro settore di business da curare: il riutilizzo e riciclo dei pacchi batteria: “Con i nostri concessionari abbiamo dotato 50 mila case e aziende con stazioni di ricarica. Abbiamo uno dei processi più strutturati ed effettivi nell’industria per fornire una seconda vita alle nostre batterie, perché dopo 10 anni di vendita di veicoli elettrici iniziano a tornare in numero e prima dei nostri avversari”.
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