Il valore della Aventador non è legato esclusivamente alla potenza del suo V12 aspirato, bensì si fonde profondamente anche alle innovazioni tecniche e tecnologiche che ha mostrato dal debutto. Ecco le 10 più significative

Lamborghini Aventador: 10 anni di storia raccontati con 10 innovazioni

<p>Tante sono state le innovazioni che i tecnici e gli ingegneri di Sant’Agata Bolognese hanno presentato negli anni attraverso le quattro versioni: LP 700-4, Superveloce, S e SVJ. Proprio per celebrare la sua mitica vettura, quindi, <a href="https://www.auto.it/archivio/tag/lamborghini/" target="_blank" rel="noopener"><strong>Lamborghini</strong> </a>ha voluto raccontare <strong>le 10 innovazioni che in 10 anni la Aventador ha portato con sé</strong>.</p>
<p>Ve le mostriamo in questo specialissimo viaggio attraverso gli aspetti più reconditi della supercar italiana.</p>
<p><a href="https://www.auto.it/news/youngtimer/2021/06/18-4385373/lamborghini_v12_una_storia_lunga_quasi_60_anni/" target="_blank" rel="noopener">Lamborghini V12, una storia lunga quasi 60 anni</a></p>
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<h2>1. Il carbonio</h2>
<p>Dalla Superveloce in poi, <strong>l’uso della fibra di carbonio è aumentato esponenzialmente</strong>. Sulla supersportiva del Toro, infatti, il carbonio si trova dai pannelli porta ai brancardi, fino alle prese d’aria, all’alettone posteriore, al paraurti e, soprattutto, negli interni, dove, per la prima volta in una vettura di produzione, è stata usata la tecnologia Carbon Skin.</p>
<p>Un connubio, quello con il carbonio, che a Sant’Agata è diventato negli anni sempre più solido. Tale materiale, infatti, si ritrova anche sulla versione Roadster della Aventador, tanto quanto si ritrovava nel lontano 2011 sulla prima LP-700-4, dove la <strong>monoscocca</strong> in carbonio, inedita sino ad allora nelle supercar del Toro, diede la prima spinta per riuscire a consolidare la produzione e lo sviluppo di materiali compositi, rendendo la Casa la prima azienda a riuscire a produrre in numero elevato elementi così importanti in questo speciale materiale.</p>
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<h2>2. Trazione integrale</h2>
<p>La potenza estrema della Aventador ha necessitato, sin dalla sua prima versione, di un sistema di <strong>trasmissione</strong> affidabile. Proprio per questo, quindi, negli anni la distribuzione della coppia, tra le ruote anteriori e posteriori, gestita elettronicamente, è stata basata su tre componenti: un <strong>ripartitore di coppia Haldex</strong>, un <strong>differenziale autobloccante posteriore</strong> e un <strong>differenziale anteriore che lavora insieme all’ESP</strong>.</p>
<p>Sistema, questo, capace di adeguare la ripartizione della coppia alle condizioni dinamiche della vettura in una frazione di secondo.</p>
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<h2>3. Sospensioni</h2>
<p>Altra innovazione tecnologica di questi primi dieci anni di storia si può trovare sin dalla prima versione. L’Aventador, infatti, fin da subito è stata dotata di un <strong>sistema di sospensioni Push Rod</strong>.</p>
<p>In pratica, il sistema, <strong>ispirato al mondo della Formula 1</strong>, è caratterizzato da puntoni (rod) fissati nella zona inferiore del porta mozzo di ogni ruota, che trasmettono la forza (push) ai gruppi molla ammortizzatori montati nella zona superiore del telaio.</p>
<p>Tale innovativo sistema, per esempio, è stato successivamente implementato anche sulla Aventador Superveloce, rendendola decisamente più reattiva.</p>
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<h2>4. Cambio robotizzato Indipendent Shifting Rods (ISR)</h2>
<p>La supersportiva del Toro vanta importanti upgrade anche per quel che riguarda il <strong>cambio</strong>. La Aventador degli albori, infatti, già montava un cambio <strong>robotizzato</strong>, fatto eccezionale nel 2011 per una supersportiva stradale, che con sette rapporti più la retro assicurava già all’epoca cambiate velocissime.</p>
<p>L’<strong>ISR</strong> (Indipendent Shifting Rods) posto sulla Aventador prevede due <strong>aste di spostamento simultaneo e dei sincronizzatori in carbonio per diminuirne il peso</strong>, il che permette alla supersportiva di raggiungere un <strong>tempo di cambiata di appena 50 millisecondi</strong>. Se non è un’innovazione questa…</p>
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<h2>5. Drive Select Mode e modalità EGO</h2>
<p>Anche la <strong>personalizzazione dello stile di guida</strong> si è evoluta assieme all’Aventador: le modalità di guida nella LP 700-4 offrivano cinque stili di cambio: tre manuali (strada, sport e corsa) e due automatiche (strada-auto e sport-auto). Discorso diverso per la Aventador Superveloce, in cui tali modalità hanno aumentato la loro capacità di modifica dell’assetto di guida dando la possibilità, tramite le tre modalità del <strong>sistema Drive Select</strong> (Strada, Sport e Corsa) di adattare motore, trasmissione, differenziali, ammortizzatori e sterzo.</p>
<p>La grande evoluzione è arrivata però nella Aventador S, che permette al conducente di scegliere tra quattro diverse modalità di guida: Strada, Sport, Corsa ed <strong>EGO</strong>; con quest’ultima che consente al conducente di metter mano ai parametri della trazione, della sterzata e delle sospensioni.</p>
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<h2>6. Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva (LDVA)</h2>
<p>Nella Aventador il controllo longitudinale è dato dall’unità di controllo Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva (LDVA), una migliorata strategia ESC, introdotta per la prima volta nella Aventador S.</p>
<p>Il sistema LDVA è una sorta di<strong> cervellone elettronico capace di ricevere in tempo reale informazioni dettagliate sulla mobilità del veicolo</strong> attraverso dei sensori presenti sull’auto. La funzione quindi è quella di <strong>definire in modo istantaneo il miglior set-up</strong> per i sistemi attivi e di garantire il miglior comportamento dinamico per ogni condizione di guida.</p>
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<h2>7. Aerodinamica Lamborghini Attiva 2.0 (ALA 2.0) e LDVA 2.0</h2>
<p>Sistema LDVA che si è poi evoluto successivamente sulla Aventador SVJ, la quale ha visto l’introduzione dell’Aerodinamica Lamborghini Attiva 2.0 e di una migliorata LDVA di seconda generazione.</p>
<p>Il sistema ALA - brevetto Lamborghini comparso per la prima volta sulla Huracán Performante -ha il compito di variare in maniera attiva il carico aerodinamico per <strong>raggiungere un'elevata deportanza o una bassa resistenza</strong>. Il tutto si riduce ad una apertura e chiusura dei flap attivi nello splitter frontale e sul cofano motore, che indirizzano il flusso d'aria nella parte anteriore e posteriore.</p>
<p>L'unità di controllo Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva 2.0 (LDVA 2.0), invece, si è ripresentata negli anni sulle Aventador con <strong>sensori inerziali migliorati</strong> in grado di gestire in maniera migliore tutti i sistemi elettronici della vettura in tempo reale, compresi i flap del sistema ALA.</p>
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<h2>8. Quattro ruote sterzanti</h2>
<p>Con l’introduzione dell’Aventador S il controllo laterale beneficia per la prima volta in assoluto del <strong>sistema a quattro ruote sterzanti</strong>, prima comparsa ufficiale su una Lamborghini di serie. In breve, <strong>il sistema garantisce una maggiore agilità alle basse e medie velocità e più stabilità alle alte velocità</strong>. Sull’asse anteriore, il sistema è combinato con lo sterzo dinamico Lamborghini Dynamic Steering (LDS), che garantisce una risposta più naturale e maggiore reattività nelle curve più strette e specificatamente adattato per essere integrato con il Lamborghini Rear-wheel Steering (LRS), il sistema sterzante posteriore.</p>
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<h2>9. Stop and Start system</h2>
<p>Sin dalla versione LP 700-4, monta un innovativo e velocissimo sistema stop start <strong>dotato di supercap per l'accumulo di energia elettrica</strong> che consente una <strong>significativa riduzione di consumi di carburante</strong>. Sistema che si è evoluto negli anni e che consente all’Aventador di riavviare il V12 in appena 180 millisecondi. Insomma, nettamente più veloce di un sistema stop-start convenzionale.</p>
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<h2>10. Cylinder Deactivation System, CDS</h2>
<p>Ultima innovazione, ma non per importanza, è la seconda <strong>tecnologia sviluppata dagli ingegneri del Toro per aumentare l’efficienza</strong>. Si tratta del sistema di <strong>disattivazione dei cilindri</strong> (Cylinder Deactivation System, CDS), che nel funzionamento della vettura con velocità di marcia sotto i 135 km/h disattiva una delle due bancate di cilindri, cosicché il propulsore continui a funzionare come un sei cilindri in linea. Ovviamente, <strong>al minimo azionamento dell'acceleratore tutta la potenza ritorna immediatamente disponibile</strong>, ma con una enorme <strong>riduzione nei consumi e nelle emissioni</strong> che a velocità autostradale di circa 130 km/h si riducono al 20% circa.</p>
<p><a href="https://www.auto.it/news/news/2021/06/25-4417724/lamborghini_huraca_n_evo_640_cv_per_l_aeroporto_di_bologna/" target="_blank" rel="noopener">Lamborghini Huracán Evo, 640 cv per l'aeroporto di Bologna</a></p>
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Dopo 10 anni dall'uscita della prima LP 700-4, Lamborghini celebra la storia della sua vettura V12, icona mondiale, raccontando le 10 innovazioni che in 10 anni la Lamborghini Aventador ha portato con sé

Lamborghini Aventador: 10  innovazioni per 10 anni di storia

<p>Il valore della Aventador non è legato esclusivamente alla potenza del suo V12 aspirato, bensì si fonde profondamente anche alle innovazioni tecniche e tecnologiche che ha mostrato dal debutto. Ecco le 10 più significative</p>