Dagli anni ’40 a oggi, molto prima dell’annuncio della nuova Mercedes EQS: quali sono le vetture che hanno saputo gestire al meglio le forze in gioco
30.09.2021 ( Aggiornata il 30.09.2021 16:10 )
Negli anni ’60, Alfa Romeo applica sulle sue vetture le scoperte (risalenti già agli anni ’30) dell’ingegnere Wunibald Kamm, secondo le quali tagliare la coda in modo netto sarebbe stato decisamente efficiente da un punto di vista aerodinamico. In questo modo, infatti, si interrompe rapidamente il flusso d'aria e si riduce il potenziale di turbolenza. Le prime auto torinesi a cui viene applicata la scoperta sono quelle da corsa, a cui segue poi la berlina Giulia, nel 1962. A collaborare alla causa, l'aiuto di una galleria del vento (per ridurre la resistenza aerodinamica da dettagli superflui), un'attenta modellatura delle superfici, una forma curva alla base del parabrezza e la “coda Kamm”: il risultato è un Cx di 0,34.
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