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Infiniti Q50, test su strada

Sfida le tedesche sul loro terreno
Infiniti Q50, test su strada

Roberto GurianRoberto Gurian

23 ott 2013

Barcellona All’Infiniti non avevano ancora pensato a una berlina media che possa sfidare le tedesche sul loro terreno. Con la Q50, il marchio di lusso nell’orbita del complesso Nissan-Renault apre un nuovo capitolo di una storia iniziata nel 1989 negli Stati Uniti. La nuova Infiniti non sfrutta fino in fondo l’immagine sportiva del legame con la Red Bull in F.1 ma si propone comunque come un’auto dalla linea grintosa, sottolineata da spoiler aggiunti, prese d’aria e scarichi. Gli interni sono ben rifiniti, con una consolle centrale che comprende due monitor. L’abitabilità è buona anche dietro, pur se non sovrabbondante, mentre il bagagliaio ha una capacità di 500 litri con la possibilità di reclinare in avanti gli schienali posteriori. Due le versioni in arrivo, con la 2.2d con un quattro cilindri turbodiesel che sarà certamente la più diffusa in Italia. L’alternativa è per la Hybrid, mossa da un V6 di 3,5 litri abbinato a un motore elettrico da 50 kW per un totale di 364 cavalli, in vendita a partire da 54.495 euro. In prova con la versione spinta dal 2,2 litri turbodiesel di derivazione Mercedes abbiamo potuto apprezzare la silenziosità di un motore che si lascia utilizzare molto bene. Con il cambio automatico a sette marce alternativo al sei marce manuale di serie, la velocità massima è di 230 km/h con un tempo di 8”5 per accelerare da 0 a 100 km/h. Il cambio non è velocissimo anche in modalità manuale, preferibilmente usando le leve al volante. La tenuta di strada è ottima ad onta di un peso di oltre 17 quintali, con la vettura che segue fedelmente le traiettorie. La trazione posteriore permette, disinserendo il controllo di stabilità, qualche spunto da sportiva in accelerazione in uscita di curva nonostante un assetto tendente al sicuro e al confortevole. Sulla vettura debutta un inedito sterzo a comando elettronico DAS (Direct Adaptive Steering) abbinato a un dispositivo di mantenimento della traiettoria in corsia. Senza collegamento meccanico tra volante e ruote, lo sterzo è un po’ strano da gestire con un feedback quasi assente oltretutto peggiorato, nel caso, dagli interventi del controllo attivo di corsia. La Q50 2.2d è in listino a partire da 36.100 euro.

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