BMW xDrive e ConnectedDrive, connesse su strada e online

BMW xDrive e ConnectedDrive, connesse su strada e online
Top per qualità di guida e sicurezza

di Francesco Forni

06.12.2013 ( Aggiornata il 06.12.2013 08:32 )

Pontecchio Marconi (Bologna) – Limestre (Pistoia) BMW ConnectedDrive e xDrive ovvero le connessioni verso l’esterno e sulla strada. La Casa di Monaco di Baviera avanza di pari passo in due sistemi importanti per migliorare la qualità di guida e la sicurezza. Apprezzata per i suoi modelli sportivi a trazione posteriore, BMW in 25 anni ha saputo assestarsi e mantenersi al vertice anche con le sue auto a trazione integrale. Che ha chiamato xDrive, un nome che è diventato familiare in Italia, dato che oltre il 33% delle BMW vendute nel nostro paese è 4x4. Più di un terzo, la regina è la X3, per una gamma completissima, ben 84 abbinamenti di motore e carrozzeria (senza contare le Line speciali). Dalla 118d xDrive, la compatta, fino all’ammiraglia, la 750d xDrive. Una famiglia che comprende tutte le BMW, esclusa la roadster Z4. Le new entry xDrive per questo inverno riguardano la Serie 3 Touring, Serie 4 Coupé e la X5. La familiare tedesca si presenta col top di gamma, la 335d xDrive Touring, con il 3.0 biturbo diesel da 313 cavalli, con cambio automatico a 8 marce, capace di una percorrenza media di ben 17,9 km/litro. Tre novità per la BMW Serie 4 Coupé a trazione integrale, con il benzina di 2.0 litri, la 420i xDrive Coupé da 184 cv, e il turbodiesel di pari cilindrata e potenza, la 420d xDrive Coupé, capace di percorrenze medie di oltre 20 km/litro. Al top la 435d xDrive Coupé turbodiesel da 313 cv. Infine la X5, che per la prima volta monta un 4 cilindri. Ovvero la BMW X5 xDrive25d (due litri, biturbo diesel da 218 cv) alla quale si affiancano la xDrive35i (306 cv, benzina) e la X5 xDrive40d (313 cv) in funzione dei pneumatici utilizzati. La X5, ci sarà anche solo a trazione posteriore, con la 25d sDrive. Abbiamo testato la gamma xDrive sulle colline dell’Appennino tosco-emiliano, tra Sestola (Modena) e Limestre (Pistoia) nella emozionale cornice del Dynamo Camp, un’oasi, l’unica in Italia di Terapia Ricreativa. Vi consigliamo di leggere di cosa si tratta. E’ stata l’occasione anche per valutare da vicino i passi da gigante che sta compiendo il BMW ConnectedDrive. L’ambientazione qui invece stata a Pontecchio Marconi, nella villa-museo dove Guglielmo Marconi, genio bolognese, inventò il wireless oltre 100 anni fa. BMW non punta solo a una semplice connessione con lo smartphone, ma fornire un servizio ben diverso, con app (arriverà anche lo store) sulla macchina e un sistema che lavora e aiuta alla guida proprio dell’automobile, altamente evoluto. Entro pochi mesi tutte le BMW di serie avranno (molte già la possiedono) la scheda SIM per trasmissione dati servizi auto, chiamate emergenza e tele service. Una base di partenza eccellente Poi ci sono una serie di pacchetti, con informazioni in tempo reale sul traffico, 12 milioni di brani, assistenza telefonica con numeri e indirizzi di alberghi e ristoranti, in automatico al sistema di navigazione. E’ possibile registrare a voce un messaggio per inviarlo via sms o mail. A pagamento ci sono la connessione permanente, che comprende anche il roaming estero, la possibilità di essere sempre in contatto con l’autofficina, per monitorare  manutenzione della vettura. E la stessa auto può avvisare anche il proprietario che è altrove di malfunzionamenti, luci rimaste accese, gomme a terra o altro. Sulle BMW i3 è possibile accendere il riscaldamento mentre è in carica, così quando si sale a bordo si utilizza la batteria solo per muoversi.

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