Pontecchio Marconi (Bologna) – Limestre (Pistoia)
BMW ConnectedDrive e xDrive ovvero le
connessioni verso
l’esterno e sulla
strada. La Casa di Monaco di Baviera avanza di pari passo in due sistemi importanti per
migliorare la qualità di guida e la sicurezza.
Apprezzata per i suoi modelli sportivi a
trazione posteriore, BMW in 25 anni ha saputo assestarsi e mantenersi al vertice anche con le sue auto a
trazione integrale. Che ha
chiamato xDrive, un nome che è diventato familiare in Italia, dato che
oltre il 33% delle BMW vendute nel nostro paese è 4x4. Più di un terzo, la regina è la
X3, per una
gamma completissima, ben
84 abbinamenti di motore e carrozzeria (senza contare le
Line speciali). Dalla 118d xDrive, la compatta, fino all’ammiraglia, la 750d xDrive.
Una famiglia che comprende tutte le BMW, esclusa la roadster
Z4. Le
new entry xDrive per questo inverno riguardano la
Serie 3 Touring, Serie 4 Coupé e la X5. La familiare tedesca si presenta col top di gamma, la
335d xDrive Touring, con il 3.0 biturbo diesel da 313 cavalli, con cambio automatico a 8 marce, capace di una percorrenza media di ben 17,9 km/litro.
Tre novità per la BMW Serie 4 Coupé a trazione integrale, con il benzina di 2.0 litri, la
420i xDrive Coupé da 184 cv, e il turbodiesel di pari cilindrata e potenza, la
420d xDrive Coupé, capace di percorrenze medie di oltre 20 km/litro. Al top la
435d xDrive Coupé turbodiesel da 313 cv.
Infine la X5, che per la prima volta monta un 4 cilindri. Ovvero la
BMW X5 xDrive25d (due litri, biturbo diesel da 218 cv) alla quale si affiancano la
xDrive35i (306 cv, benzina) e la
X5 xDrive40d (313 cv) in funzione dei pneumatici utilizzati. La
X5, ci sarà anche solo a trazione posteriore, con la
25d sDrive.
Abbiamo testato la gamma xDrive sulle colline dell’Appennino tosco-emiliano, tra Sestola (Modena) e Limestre (Pistoia) nella emozionale cornice del
Dynamo Camp, un’oasi, l’unica in Italia di Terapia Ricreativa. Vi consigliamo di leggere di cosa si tratta.
E’ stata l’occasione anche per valutare da vicino i passi da gigante che sta compiendo il
BMW ConnectedDrive. L’ambientazione qui invece stata a Pontecchio Marconi, nella villa-museo dove
Guglielmo Marconi, genio bolognese,
inventò il wireless oltre 100 anni fa.
BMW non punta solo a una semplice connessione con lo smartphone, ma fornire un servizio ben diverso, con
app (arriverà anche lo
store) sulla macchina e un sistema che lavora e aiuta alla guida proprio dell’automobile, altamente evoluto. Entro pochi mesi tutte le BMW di serie avranno (molte già la possiedono) la
scheda SIM per trasmissione dati servizi auto, chiamate emergenza e tele service. Una base di partenza eccellente
Poi ci sono una serie di
pacchetti, con informazioni in tempo reale sul traffico,
12 milioni di brani, assistenza telefonica con numeri e indirizzi di alberghi e ristoranti, in automatico al sistema di navigazione. E’ possibile registrare a voce un messaggio per inviarlo via sms o mail. A pagamento ci sono la
connessione permanente, che comprende anche il roaming estero, la possibilità di essere sempre in contatto con l’autofficina, per
monitorare manutenzione della vettura.
E la stessa auto può avvisare anche il proprietario che è altrove di
malfunzionamenti, luci rimaste accese, gomme a terra o altro. Sulle
BMW i3 è possibile accendere il riscaldamento mentre è in carica, così quando si sale a bordo si utilizza la batteria solo per muoversi.