Porsche Boxster GTS e Cayman GTS, test

Porsche Boxster GTS e Cayman GTS, primo test
Le versioni più prestanti, e accessoriate, della roadster e della coupé a motore centrale sfoderano carattere e qualità eccelsi

di Francesco Forni

10.05.2014 ( Aggiornata il 10.05.2014 11:19 )

Mallorca – Spagna Forma e sostanza sono due qualità oggettive di Porsche Boxster GTS e Cayman GTS, le versioni più performanti delle rispettive gamme. Finalmente anche le due posti della Casa si fregiano dell’acronimo di Gran Turismo Sport, al pari di altri modelli della Casa, in onore della 904 Carrera GTS, la capostipite nata nel 1963. Cosa significa? Più potenza (15 cv), più coppia (10 Nm), pacchetto tecnico molto ricco, aggiornamenti estetici e prestazioni al top per la roadster e la coupé a motore centrale di Zuffenhausen. Avvicinandosi (anzi forza qualcosa di più…) come prestazioni alla versione base della mitica 911. Il facino rimane diverso, ovviamente, la le due nuove GTS, pur derivando direttamente dalle rispettive versioni S, sanno come emozionare e soddisfare. Sono il nuovo top di gamma, non si tratta di una rivoluzione: la Porsche Boxster GTS e Cayman GTS vogliono sublimare le loro doti, già notevolissime. Chi vuole il massimo da questo tipo di prodotto è accontentato. Sulle due punte di diamante c’è tutto per cavarne il top. Il listino accessori rimane ampio, ma per questi due modelli, che hanno prezzi rispettivamente di 72.800 e 76.800 euro – la configurazione è di razza. Cosa c’è di nuovo? Più corretto affermare cosa c’è in più. Le sorelline Gran Turismo Sport beneficiano innanzitutto di un upgrade di potenza. Il 6 cilindri di 3.4 boxer ora eroga 340 sulla Cayman GTS e 330 sulla Boxster GTS con un pizzico di coppia in più (380 e 370 Nm). Frutto di una ottimizzazione della gestione del propulsore (elettronica, aspirazione e scarico) l’incremento di esuberanza si traduce in prestazioni più elevate, che hanno i picchi di 285 km/h e 0-100 in 4”6 per la Cayman GTS e 281 km/h e 4”7 per la Boxster GTS. Ma più che le prestazioni, notevolissime, è il pacchetto tecnologico a fare la differenza. Di serie c’è il serie è presente il PASM (Porsche Active Suspension Management) ovvero la regolazione elettronica degli ammortizzatori che, in base alla guida, regola la forza di smorzamento, attivabile in modalità normale o sport. La carrozzeria è ribassata di 10 millimetri, i cerchi quelli da 20” della Carrera S, tanto per far capire le intenzioni bellicose. Il quadro estetico è completato dai numerosi dettagli neri, come le scritte esterne, i proiettori Bi-Xenon oscurati (con il PDLS di serie, la luce dinamica in curva), il nuovo spoiler anteriore (che aumenta la lunghezza di 3 cm) e gruppi ottici anneriti anche al posteriore. Di serie anche il pack Sport Chrono, che grazie al tasto Sport Plus, sublima le doti dinamiche di entrambe le auto, portando alla massima resa il PASM, aprendo lo scarico sportivo, la doppietta automatica in scalata. Se presente il cambio PDK, in grado di offrire anche la cambiata specifica per l’uso in circuito. Sempre in tiro, soprattutto se dotate del doppia frizione (ormai richiesto dal 90% dei clienti Porsche, non a caso) le due GTS con la trasmissione automatica si possono esprimere anche nel Launch Control.

Porsche Boxster GTS e Cayman GTS su strada e in pista

A Palma di Mallorca la coppia ha espresso il suo potenziale. Lo scarico sportivo dedicato, attivabile anche manualmente (oltre che nella funzione Sport Plus) esalta il contesto. Gratificando chi guida e facendo sempre girare qualche testa, incuriosita dalla rabbiosa performance dei doppi terminali di scarico cromati neri. Gli ammortizzatori, ottimizzati, sono gli stessi per Boxster GTS e Cayman GTS e permettono un uso di fatto universale. Come tutte le Porsche, è encomiabile la fruibilità quotidiana, con pochi sacrifici per il confort, anche sui lunghi tragitti (a 130 km/h si viaggia a 2.200 giri, in piena souplesse). Velocissime, col il sei cilindri boxer che urla fino a 7.900 giri, le due posti tedesche sanno alternare mano di piuma e di ferro, come nella migliore tradizione. Rollio azzerato, elasticità del propulsore sempre eccellente (esaltata dal PDK), frenata con un feeling migliorato rispetto alle generazioni precedenti, comportamento da vere sportive. Ovvio che quando se si vuole portarle al limite (la Cayman GTS è stata capace di staccare un 7’53” sul giro al Nurburgring) bisogna avere la preparazione e l’esperienza adeguati. Ma ci si diverte tantissimo anche fermandosi prima, rimanendo nel puro piacere di guida, alzando ma non forzando il ritmo. E quindi? La perfezione si paga, come scritto sopra, ma davvero si avvicinano alla 911. Non è blasfemia, anche perché davvero le si può usare sempre, col doppio bagagliaio (280 litri per Boxster, 334 per la Cayman) che non impogono sacrifici, quando si viaggia in coppia. Unico appunto, la Boxster, che delle due è la più affascinante, lascia passare qualche vortice d’aria di troppo oltre i 100 km/h rispetto ad altre roadster. Ma l’entusiasmo e il piacere che provoca cancellano ogni remora.  
Porsche Boxster GTS e Cayman GTS, primo test

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