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Toyota Aygo, primo test su strada

Spicca per l’estesa possibilità di personalizzazione, totalmente rivisti telaio e meccanica
Toyota Aygo, primo test su strada

Alberto SarasiniAlberto Sarasini

16 giu 2014

Rotterdam - Olanda Toyota Aygo, primo test su strada. Le strade della citycar giapponese si colorano coi toni della fantasia e dell’espressività personale, all’insegna della massima connettività: ecco in estrema sintesi cos’offre per distinguersi la Aygo totalmente rinnovata. In commercio già da metà luglio. La vettura spicca proprio per l’estesa possibilità di personalizzazione offerta alla clientela, non soltanto in fase di ordine ma anche in un secondo tempo: sono oltre dieci i componenti di carrozzeria ed arredo interno intercambiabili, con numerose tinte a disposizione tanto a contrasto che in sintonia con la carrozzeria. Spiccano su tutto la vistosissima “X” frontale e l’inserto in coda, disponibili in nero laccato, bianco, argento; e non mancano due ricche versioni speciali in arancione (x-cite) e nero (x-clusiv). La Aygo 2.0 resta compattissima nelle dimensioni, per non rinunciare ad una stilla della sua maneggevolezza nello stretto: appena 3,46 metri in lunghezza. Però, a bordo lo spazio è stato ulteriormente “affinato” ed in quattro adulti non si viaggia troppo stretti: anche le gambe trovano i giusti spazi. Peccato giusto che le portiere posteriori abbiano un raggio di apertura ridotto e la “luce” di accesso sia un po’ ridotta. In compenso, l’arredo è piacevole, di miglior qualità rispetto al passato pur restando di intonazione economica, e la funzionalità d’insieme nettamente accresciuta. Più colorata ma razionale, la plancia mette in bella mostra il grande display touch da 7 pollici del sistema x-touch, di serie sulla versione più ricca x-play che è poi quella di lancio con prezzo scontato (da 10.250 euro a tre porte): è garantita la piena connettività con cellulari, lettori Mp3 e smartphone questi ultimi divengono comandabili direttamente dallo schermo dell’auto grazie alla duplicazione integrale delle schermate (funzione MirrorLink). Modulo aggiuntivo per il navigatore integrato, con mappe di ottima qualità. Totalmente rivisti telaio e meccanica, il primo più rigido, leggero e meglio insonorizzato, mentre il tre cilindri da un litro per 69 cv è stato ulteriormente affinato nell’erogazione e nell’efficienza di esercizio: la versione standard percorre 23,8 km/l, quella Eco con Start&Stop si spinge fino ai 26,3 km/l. Due i cambi: classico manuale a cinque marce oppure cinque marce robotizzato MMT, lento nei passaggi di rapporto ma rilassante nel traffico; e finalmente, in autostrada anche la Aygo è diventata piuttosto silenziosa.

Toyota Aygo, primo test su strada, la foto gallery

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