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Peugeot 308 GT, non delude le attese

Ottimo il cambio manuale, soddisfacenti le prestazioni, tenuta di strada eccellente
Peugeot 308 GT, non delude le attese

Roberto GurianRoberto Gurian

26 gen 2015

 
  Cascais (Portogallo) La “i” la aggiungeranno più avanti nell’anno, quando sarà disponibile la sportivissima versione GTi con lo stesso motore da 270 cavalli della RCZ. Per gli amanti della guida sportiva, la 308 comincia ad essere disponibile da febbraio nella più abbordabile versione GT. In listino a partire da 28.600 euro, la vettura può essere acquistata sia con la carrozzeria berlina sia come station wagon SW. Due i motori, con il quattro cilindri 1.6 THP da 205 cavalli che sembra il più adatto alle ambizioni del modello. L’alternativa è per il turbodiesel 2.0 BlueHDi da 180 cavalli che si è già visto sulla 508 SW ed è abbinato a un cambio automatico a sei marce. La versione si riconosce frontalmente per le luci diurne e gli indicatori di direzione a led. La calandra è a tre barre orizzontali con lo stemma del leone ingigantito rispetto agli altri modelli di serie. I cerchi in lega a cinque razze hanno un disegno specifico con una speciale fresatura e montano esclusivamente pneumatici Michelin Piloti Sport 3 a profilo ribassato. È ribassato anche l’assetto, di 7 mm davanti e 10 mm dietro, ovviamente con sospensioni più rigide. Di fianco la superficie vetrata ha una cornice cromata mentre dal diffusore posteriore spuntano scarichi sdoppiati. Per la carrozzeria è prevista una nuova tinta blu Magnetic che ricorda quella delle auto da corsa francesi, dalle Bugatti alle Matra. Gli interni hanno finiture specifiche con finiture in nero e cuciture rosse per sedili e plancia. Su strada, la 1.6 THP non delude le attese, anche se per avere il meglio è necessario tirare le sei marce verso l’alto dove c’è decisamente più sostanza. Nemmeno troppo rumoroso, il motore a benzina cambia sound nella modalità Sport, che modifica anche la taratura dello sterzo e le risposte all’acceleratore oltre a far diventare rosse le cifre degli indicatori della strumentazione. La tenuta di strada è eccellente, con un avantreno preciso e pronto nel rispondere ai cambi di direzione. La tendenza al limite è leggermente sottosterzante, senza reazioni del posteriore in rilascio di acceleratore, almeno nelle condizioni del nostro test. Ottimo il cambio manuale a sei marce e soddisfacenti le prestazioni, con un tempo di 7”5 in accelerazione da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 235 km/h. La turbodiesel, che abbiamo provato in abbinamento con la carrozzeria SW, ha un motore elastico, appena più rumoroso in accelerazione. Passa da 0 a 100 km/h in 8”4 toccando i 220 km/h. Il cambio automatico a sei marce ha una gestione più fluida e migliore in modalità sportiva, ma non esclude la possibilità di essere usato come un manuale tramite le leve dietro il volante, che però hanno il difetto di essere fisse e anche troppo corte per l’utilizzo mentre si sterza.

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