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Volkswagen Sharan, primo test su strada

Arriverà a settembre; qualità percepibile e sfruttabilità totale. Grandi doti di confort e spazio interno “salottiero”
Volkswagen Sharan, primo test su strada

Lodovico BasalùLodovico Basalù

19 giu 2015

Landhaus Am See (Hannover) Prosegue il lungo cammino della Volkswagen Sharan. Che dopo venti dal debutto mantiene quell’aspetto sobrio che l’ha sempre caratterizzata. Dei nuovi motori si è già parlato, così come della riduzione dei consumi, che arriva al 14,3 % in meno. Va subito detto che a settembre, quando i primi esemplari saranno consegnati, arriveranno solo le versioni a 7 posti, tutte le altre (a 5 e 6 posti) non sono per ora previste per il mercato italiano. Il test lo abbiamo effettuato con tutte le motorizzazioni, dal 1.4 TSI a benzina da 150 CV, con cambio manuale a 6 rapporti, al 2.0 TDI da 184 CV con cambio DSG. Scontato dire che per una vettura dedicata alla famiglia, al tempo libero, al lavoro, sia il propulsore a gasolio più potente quello consigliabile. Il 1.4 TSI appare inadeguato, infatti, alla mole della Sharan, che mantiene peraltro intatte (a prescindere dal motore) le grandi doti di confort e di spazio interno “salottiero”. Nel nostro paese, la versione più richiesta sarà comunque la 2.0 TDI da 150 CV con cambio manuale a 6 rapporti (volendo anche con trazione 4Motion) o con cambio DSG, capace di una percorrenza media di 20 km/litro. Anche con la Sharan, si è badato molto all’evoluzione di nuovi sistemi di infotainement. In sostanza si è in rete con Android Auto (Google) Car Play (Apple), Mirror Link e Volkswagen Car Net. Inoltre, per la prima volta su questa monovolume, viene offerto il cruise control con regolazione automatica della distanza ACC. A richiesta anche il sensore Blind Spot, disponibile in abbinamento al Lane Assist, al sistema di assistenza all’uscita dal parcheggio e alla nuova frenata anti collisione multipla. Tra le piccole novità estetiche, nuovi gruppi ottici posteriori e cerchi in lega leggera da 16 pollici (che arrivano anche a 18” secondo le versioni), mentre gli interni sono stati migliorati, sia dal punto di vista degli accostamenti, sia con l’utilizzo di materiali più pregiati. Volkswagen Group ha deciso di non importare la versione di 2.0 litri TFSI a benzina da 220 CV, che è invece prevista su altri mercati. In prevendita già da giugno, la Sharan ha un listino che varia dai 34.100 euro della 1.4 TSI Trendline a benzina ai 47.650 euro della 2.0 TDI 184 cavalli con cambio Dsg in allestimento Executive. Prezzi impegnativi, ma comunque giustificati da una qualità percepibile e da una sfruttabilità totale di questa vettura, capace di trasportare fino a 2430 litri di bagaglio, naturalmente con il solo guidatore a bordo. Non manca la funzione “Easy Fold”, grazie alla quale i sedili della seconda e terza fila possono essere ripiegati agevolmente nel pianale.  

Volkswagen Sharan, primo test su strada - foto

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