Da una parte il Suv dall’altra la hatchback. Ma in entrambi i casi è l’ibrido a farla da padrone. Così la meccanica rimane una certezza, all’interno di un contesto rimaneggiato dal restyling
11.11.2017 17:41
MADRID - Un colpo alla botte e uno al cerchio. Tutti d’accordo a non mutare i valori in campo di Lexus NX e Lexus CT. Così la prima segue il naturale epilogo di una vettura giunta a metà carriera e la seconda prova a dare vigore ad un formato più che noto, essendo in commercio già dal 2011.
Quel che è certo è che la tecnologia ibrida sia la massima rappresentazione per entrambi i modelli a marchio Lexus. Fedeli ad una scelta che rappresenta il 99% delle vendite nel nostro Paese. Un dato drogato dal fatto che, i tre modelli a benzina disponibili, sono tutti equipaggiati con un V8 da 477 cavalli.
Numeri a parte, gli aggiornamenti di NX e CT non hanno riguardato l’impianto ibrido. Per la prima si realizza con un motore endotermico di 2,5 litri che lavora in coppia con un’unità elettrica. La potenza complessiva dell’ibrido Lexus (300h) è di 197 cavalli. Un valore che preserva in ogni caso i consumi: il dato dichiarato nel ciclo combinato è pari 5,2 litri di benzina ogni 100 chilometri di strada. Per la CT, la cui denominazione termina con 200h, cambia la cubatura, perché l’ingegneria è sostanzialmente la stessa. La parte del motore endotermico spetta ad un propulsore a ciclo Atkinson di 1,8 litri, coadiuvato da un’unità elettrica dalla cui unione si realizza una potenza di sistema di 136 cavalli.
Lexus CT200h e NX300h: restyling nel segno della continuità
Le vetture del brand di lusso giapponese si confermano come le preferite dal pubblico nostrano. E, come di consueto, è la tecnologia ibrida a fare la differenza nel particolare mercato premium
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