Volvo C40 Recharge, la prova del Suv-coupé elettrico da oltre 400 cv

Abbiamo guidato la versione più sportiva del Suv elettrico di Volvo, la C40 Recharge. Con oltre 400 cavalli e una linea da coupé, offre prestazioni e tecnologia a zero emissioni

di Andrea Brambilla

02.11.2021 11:00

La prima Volvo nata interamente elettrica, la C40 Recharge (leggi qui) è un Suv coupè costruito sulla medesima piattaforma e caratteristiche della XC40 Recharge da cui prende tutto ad esclusione del design. La vettura l’avevamo vista in anteprima al Volvo Stud di Milano in occasione del debutto mondiale, ma l’abbiamo potuta guidare solamente ora.

Volvo C40 Recharge, SUV Coupé elettrico alla prova

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La scheda tecnica

Le dimensioni molto simili a quelle del Suv di punta di Volvo, essendo sviluppata sulla medesima piattaforma, con una lunghezza di 4,40 metri, 1,87 di larghezza ma risulta più bassa grazie al design più da coupé, solo 1,59 metri, con un tetto che scende posteriormente ma garantisce una buona abitabilità anche ai sedili posteriori. La sezione posteriore della C40 Recharge si distingue per il sensazionale disegno rivisto delle luci che si raccordano alla perfezione alla linea più bassa del tetto, mentre il design del frontale introduce un nuovo stilema per le Volvo elettriche e include proiettori ad avanzata tecnologia pixel.

La batteria da 78 kWh che alimenta i due motori elettrici, uno sull'asse anteriore e uno sul posteriore per una potenza complessiva di 300 kW (404 cv), può essere caricata con un fast charge da 150 kW all'80% in circa 37 minuti. La potenza offre un’interessante accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi con una velocità massima autolimitata come da scelta di Volvo a soli 180 km/h. L’autonomia dichiarata dalla Casa è di 444 km secondo il ciclo WLTP ma andrà a migliorare nel tempo grazie agli aggiornamenti over-the-air del software. La vettura è ora ordinabile sul web e attraverso tutti i concessionari, che dovrebbero averla già negli showroom entro la fine di novembre.

La Volvo C40 Recharge è anche l’ultima vettura che viene costruita sulla piattaforma SPA che verrà sostituita da una nuova (SPA2) appositamente studiata per le vetture a zero emissioni, contrariamente alla precedente che era stata “modificata” per queste esigenze. La nuova piattaforma terrà al debutto la vettura che sostituirà l’attuale XC90, il Suv ammiraglio di casa Volvo ma che probabilmente cambierà nome. Tornado alla C40 Recharge la vettura è disponibile in una sola versione First Edition al prezzo di 57.500 euro al netto degli incentivi statali per i veicoli a zero emissioni. Volvo propone anche un’altra opzione di acquisto che include tra l’altro la manutenzione per i primi 3 anni l’assicurazione Kasco incendio e furto al prezzo di 60.950 euro, sempre al netto degli incentivi.

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La prova su strada

Ma come va la C40 Recharge? Appena seduti a bordo si ha subito la certezza di essere su una Volvo con la medesima impostazione della XC40 Recharge ma con un plus nella tecnologia. Infatti a bordo della C4 Recharge c’è la tecnologia di Google (Google Assistant, Google Maps e Google Play) che è completamente integrata nel sistema di infotainment e tutto sembra più simile al nostro smartphone con i comandi vocali di Google Assistant, le informazioni sul traffico in tempo reale e il reindirizzamento automatico anche verso i punti di ricarica più vicine. La scelta di un solo allestimento rende più facile la scelta della vettura, l’opzione è su cinque colori diversi, ma nel complesso i materiali utilizzati, anche se tutti reciclabili o reciclati, sembrano più poveri. Non convince, ma è un gusto forse più personale che oggettivo, la texture della plastica del profilo del cruscotto che la “impoverisce”. La linea del tetto molto ribassata con il lunotto posteriore di piccole dimensioni e molto inclinato non permette una buona visibilità che viene sopperita dallo specchietto dotato di telecamera.

Una situazione sempre più diffusa a cui però bisogna abituarsi perché non permette al guidatore di percepire la reale distanza della vetture che lo segue. I sistemi di assistenza alla guida e i grandi specchietti laterali però compensano questa sensazione. Abbiamo guidato la vettura in diverse situazioni in Belgio ma con una forte presenza di traffico e con limiti di velocità molto restrittivi. I 404 cv dei due motori elettrici offrono un ottimo spunto di accelerazione in diverse situazioni e la trazione integrale sulle strade strette di campagna aumentano la sicurezza di guida. La C40 Recharge è comunque abbastanza rigida e non si scompone più di tanto anche portandola al limite. Più complessa invece la selezione per l’utilizzo delle tre tipologie di guida e anche della funzione brake, per la rigenerazione dell’energia in frenata o in rilascio di acceleratore.

Tutti questi sistemi vengono comandati dallo schermo centrale dell’infotainment e questo comporta una certa praticità del sistema e soprattutto manovre non solo immediate soprattutto quando si è alla guida. Forse due semplici tasti fisici avrebbero reso più facile l’utilizzo di queste funzioni.

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